"Mercoledì prossimo Ursula von der Leyen farà la proposta della Commissione, la posizione dell'Italia e della mia persona è che questo è un passaggio importante e la Commissione può fare ancora meglio". Lo dice il premier Giuseppe Conte a proposito del Recovery fund da 500 miliardi di euro a fondo perduto proposto dalla Francia e dalla Germania e che incontra l'opposizione di Olanda, Danimarca, Austria e Svezia, pronte a presentare un contropiano che prevede prestiti e condizioni invece che aiuti. "Nella prospettiva franco-tedesca stiamo parlando di 500 miliardi a fondo perduto", ha detto Conte, "rispetto ai prestiti"è tutta un'altra storia. Sono giorni cruciali questi", sottolinea. Il premier ha poi affrontato la questione dell'anticipo delle elezioni regionali a settembre, invece che in autunno inoltrato. "Si sta lavorando a questa possibilità, non è il governo che decide, è una scelta condivisa."Con le opposizioni noi abbiamo il dovere di proporre, di confrontarci, di dialogare. Ad esempio sul decreto rilancio, sta alle opposizioni attivarsi perché il dialogo sia costruttivo".
Questa mattina alla camera il premier aveva detto che "siamo stati costretti a limitare il più possibile gli spostamenti, a imporre il distanziamento sociale" per arginare i contagi da coronavirus e "gli italiani hanno pienamente compreso il rischio e condiviso lo sforzo collettivo, le misure sono state ovunque rispettate con disciplina, tranne alcune eccezioni", ha detto il premier. "Possiamo dire, con dovuta prudenza, che il peggio è alle spalle" e di "aver compiuto la scelta giusta" con il lockdown, ha aggiunto Conte. Ma "non possiamo tollerare la compressione dei diritti fondamentali se non nella misura necessaria a tutelare la salute. La permanenza di tali misure sarebbe irragionevole e incompatibile con i principi della Costituzione". "Siamo in condizione di attraversare la Fase 2 con fiducia e responsabilità" e "l'accurato piano nazionale di monitoraggio ci consente di avere un quadro dettagliato della curva. Ci permetterà di intervenire con misure restrittive se dovessero generarsi nuovi focolai in specifici territori. Siamo consapevoli che potrebbe aumentare la curva dei contagi, ma lo abbiamo calcolato e lo terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettarlo, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino. Altrimenti il tessuto produttivo e sociale sarebbe irrimediabilmente compromesso", ha sottolineato il premier, avvertendo che "in questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l'uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti".
Conte ha poi sottolineato che "in Italia sono stati fatti 3 milioni 171.719 tamponi, collocando il nostro paese al primo posto per numero di tamponi per abitante. Soprattutto in questa fase è importante l'uso dei test molecolari, il commissario ha avviato una richiesta per l'offerta di kit per ulteriori 5 milioni di test e 59 aziende hanno presentato proposte".
Poi gli argomenti più sentiti in quest fase di ripartenza. Il piano economico e finanziario che deve accompagnare e sostenere il sistema produttivo massacrato dall'emergenza Coronavirus. "Il Dl Rilancio pone le basi per la ripartenza economica del Paese". "Il provvedimento ammonta a 55 miliardi, ma vale 155 miliardi di euro in termini di saldo netto". Conte si è poi rivolto alle banche chiedendo uno sforzo maggiore. "Il sistema bancario può e deve fare di più, in particolare per agevolare i prestiti sostenuti da garanzia pubblica, la norma consente di erogare prestiti nel giro di 24 ore", ha detto il premier nella sua informativa alla Camera. Quando ha parlato della tempistica ci sono state proteste in aula. "In molti casi sono state rispettate le tempistiche in tanti casi, questo non sta avvenendo", ha aggiunto incassando un applauso dalla maggioranza. Le banche dunque si devono "allineare" a quanto previsto dalla norma e "non è tollerabile" mettere in difficoltà attività per i mancati prestiti.
Conte ha poi ammesso che "troppo poco è stato fatto per le famiglie" e "dobbiamo proseguire sulla strada del family act". Conte ha poi teso la mano a Italia Viva il cui leader, Matteo Renzi, chiede un piano per i cantieri. Il premier punta su un grande piano di opere pubbliche per il rilancio dell'economia. "Quella che l'Italia si trova ad affrontare è una crisi profonda, violenta, drammatica, ma il Paese deve riuscire a trasformare l'emergenza in opportunità. Non ci illudiamo che sia una sfida facile, ma il nostro impegno è massimo", ha detto il presidente del Consiglio. "Il compito della politica tutta è quello di elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale. Il primo tassello non può che essere una drastica semplificazione burocratica", spiega Conte, e "a tal proposito stiamo lavorando a un Dl che introdurrà molti elementi di novità per offrire all'Italia uno shock, in particolare sul tema delle infrastrutture". "Nel decreto", ha proseguito, "ci sarà un iter semplificato su un elenco di opere strategiche con poteri derogatori, ma senza che ciò faccia venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose". "Dare impulso alle infrastrutture è la madre di tutte le riforme", ha sottolineato il premier, "se non riusciamo in questo momento, dubito si potrà farlo in futuro". "Riattivare il motore delle opere pubbliche è la priorità", ha aggiunto. Le riforme legate alla semplificazione e all'innovazione, ha spiegato il premier, "sono attese in Italia da anni e ci aiuteranno a rendere il Paese piu' attrattivo e dovranno accompagnarsi alla riforma dei tempi della giustizia civile e penale".
Non sono mancati momenti di tensione in Aula. Al termine dell'informativa del presidente del Consiglio è intervenuto Riccardo Ricciardi (M5s), che ha attaccato la Lombardia: "Chi critica Conte propone il modello Lombardia, un ospedale da 21 milioni per 25 pazienti, ecco come sono stati spesi i soldi delle tasse e dei cittadini". Dai leghisti cori di critiche e urla, mentre alcuni parlamentari si sono diretti verso Ricciardi. Il presidente alla Camera Roberto Fico ha invitato i deputati a rispettare le distanze e a riprendere le proprie postazioni per poi sospendere la seduta.
"Al contrario di quanto strumentalmente dichiarato non è che un parlamentare condivide e anticipa col presidente" il suo intervento, quindi quelle di Ricciardi alla Camera contro la sanità lombarda, "sono opinioni personali", così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto, entrando a Palazzo Madama per l'informativa sulla Fase 2 a proposito del caos suscitato alla Camera dall'intervento del deputato grillino. "La Meloni ha suggerito che io ho condiviso e aizzato ma non è così, non mi è stato anticipato nulla, quelle sono opinioni personali". Poi, alla domanda se non condivide quanto detto da Ricchiardi, Conte ha risposto: "Non ho detto questo. Le mie opinioni sulla sanità lombarda sono un po' più articolate".
Interviene anche il leader della Lega, Matteo Salvini. "Questo ominicchio si sciacqui la bocca prima di parlare della sanità lombarda e dei cittadini lombardi", ha detto Salvini, entrando al Senato, replicando al deputato M5S. Per il leader della Lega le parole del grillino sono state "un insulto ai lombardi e rispondo con le parole del primario di pneumologia di Modena, professore De Donno, che ha detto lasciateci lavorare, lasciateci in pace. Ci è esplosa una bomba in casa, il sistema lombardo ha fatto tutto il possibile".