"E il tempo dell'azione e della responsabilità, da cui nessuno può sfuggire: la responsabilità massima compete al governo ma è di tutti i cittadini, anche dei membri del Parlamento perchè mai come ora siamo chiamati a conformare le nostre azioni al bene comune". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nell'informativa in corso alla camera sull'emergenza Coronavirus. Il premier ha ricordato a tutti che in questo momento è indispensabile agire con la massima urgenza e ha sottolineato che sarà la storia a giudicare
"Il governo è pienamente consapevole che dalle sue scelte discendono conseguenze di immane portata per la vita dei cittadini. Scelte che condizioneranno anche il futuro della nostra comunità. Siamo all'altezza del compito che il destino ci ha riservato? La storia ci giudicherà", ha sottolineato. "Verrà il tempo dei bilanci, delle valutazioni, tutti avranno la possiblità di giudicare ad animo freddo e calmo il nostro lavoro e trarne la conseguenze. Ci sarà un tempo per tutto, oggi è il tempo dell'azione e della responsabilità dalla quale nessuno può fuggire. Stiamo combattendo un nemico invisibile e insidioso che entra nelle case, divide le famiglie, ci fa sospettare di mani amiche, ci ha condotto a una limitazione significativa degli spostamenti pur di contenere il contagio ed evitare il rischio di diffusione incontrollata. Sfida il Paese in tutte le sue componenti: una sfida sanitaria, economica, sociale, ci coinvolge tutti, nessuno escluso. Il settore pubblico e il privato, le istituzioni e semplici cittadini", ha aggiunto Conte.
Il premier ha rivendicato al governo la massima velocità nel reagire alla crisi sanitaria: "Il governo ha agito con la massima determinazione e un'assoluta speditezza, approntando ben prima di qualunque altro paese le misure di precauzione a partire dal 22 gennaio, ben prima che il 30 gennaio l'Oms decretasse il coronavirus emergenza internazionale di salute pubblica. "Il Governo ha posto in essere tutte le azioni di sua competenza utili a preservare i beni primari della vita e della salute dei cittadini".
Conte ha sottolineato come l'esecutivo abbia scelto la strata di introdurre gradualmente misure contro il coronavirus con l'obiettivo di provare a bilanciare in ogni momento "sacrifici e benefici", in particolare "tutela della salute e adeguati presidi democratici", e per essere "sempre adeguati rispeto all'obiettivo perseguito. Ogni decisione si è sempre basata sulle valutazioni del Comitato Tecnico scientifico. "Per la prima volta alla Seconda Guerra mondiale siamo stati costretti a limitare alcune libertà fondamentali. I principi sono stati quelli della massima precauzione ma contestualmente anche dell'adeguatezza rispetto all'obiettivo perseguito. Per questo c'è stata gradualità nelle misure, sempre più restrittive via via che la gravità" dell'epidemia si manifestava". Il premier si è detto "consapevole della necessità di un doveroso coinvolgimento del parlamento. Perciò il governo informerà le camere ogni 15 giorni e tutti i decreti sono stati trasmessi al parlamento.
Il premier ha poi annunciato che "saranno inviati nei prossimi giorni, ma mi risulta che già in queste ore un primo gruppo sia arrivato, nuovi medici negli ospedali in difficoltà. Con una nuova ordinanza trasferiremo 500 infermieri nelle zone con il più alto numero di malati Covid-19. E le terapie intensive in Italia sono passate da 5343 a 8370 in pochi giorni, con un aumento del 63,8%".
A proposito del decreto Cura Italia che ha stanziato 25 miliardi per l'emergenza economica e sanitaria, il presidente del consiglio si è detto consapevole del fatto che si tratta soltanto di un primo passo: "L'impegno del governo nel sostegno all'economia italiana trova nel decreto Cura Italia un primo passo: ci rendiamo conto che l'intervento, seppur significativo, assolutamente non trascurabile, non è sufficiente e per questo stiamo in queste ore lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità, al credito", ha sottolineato. E' quindi in preparazione il secondo decreto, che dovrebbe assicurare una cifra aggiuntiva non inferiore a 25 miliardi, per un totale quindi di 50 e di 700 miliardi mobilitati complessivamente. "Con il nuovo intervento normativo confidiamo di ottenere uno strumento altrettanto significativo rispetto al Cura Italia. Non sono in condizione di dare cifre esatte, ma sicuramente sarà altrettanto significativo. Conterrà stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati". Il premier ha anche annunciato per aprile un provvedimento che consentirà al governo di difendere gli asset industriali strategici per il paese. "I più preziosi asset di questo paese vanno protetti con ogni mezzo. Sarà possibile lavorare in questa direzione a partire dal primo provvedimento normativo di aprile a cui stiamo lavorando", ha sottolineato.
Sulle misure e la liquidità che l'Ue dovrà assicurare ai sistemi economici colpiti dall'emergenza sanitaria, Conte ha sollecitato Bruxelles a fare presto, perché "riposte tardive non sarebbero inutili". "L'Ue agisca subito, a un'emergenza straordinaria è essenziale rispondere con misure e azioni straordinarie", ha dichiarato. E sulle misure di contenimento dei contagi ha lanciato un appello: "Nessuno può accettare, men che meno l'Italia che sta facendo sacrifici enormi per contrastare il virus, che altri Paesi non raccolgano questa soglia di attenzione di precauzione massima. Immaginate la iattura di un contagio di ritorno, ove la soglia di altri Paesi nella linea di precauzione non fosse rigorosa".