Competenze 4.0, contributi ai centri di trasferimento tecnologico
Competenze 4.0, contributi ai centri di trasferimento tecnologico
Sovvenzioni fino al 100% dei costi sostenuti per chi eroga servizi alle piccole e medie imprese e alle pubbliche amministrazioni. Lo prevede un decreto Mimit in Gazzetta

di di Bruno Pagamici 18/07/2024 02:00

Contributi fino al 100% dei costi ammissibili ai centri di trasferimento tecnologico per l’erogazione alle pmi di servizi a supporto di progetti di innovazione che utilizzano tecnologie 4.0, ma solo se l’agevolazione non si configura come aiuto di stato. È quanto si legge nel decreto 31 maggio 2024 pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 165 del 16 luglio 2024 con cui il ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) ha apportato modifiche al decreto 10 marzo 2023, ovvero al provvedimento concernente le modalità di attuazione della linea di attività diretta al finanziamento dei centri di trasferimento tecnologico.

Con il nuovo decreto i benefici della misura relativa all’Investimento 2.3 «Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria», Missione 4 «Istruzione e ricerca» - Componente 2 «Dalla ricerca all’impresa» del Pnrr vengono estesi anche alla pubblica amministrazione, oltre che alle imprese che intendono innovare utilizzando tecnologie 4.0. Tra i servizi erogati, a titolo esemplificativo: valutazione della maturità tecnologica, prova prima dell’investimento, formazione, consulenza, progettazione e realizzazione dell’intervento di innovazione e gestione dei bandi per i progetti di innovazione per le imprese».

La misura prevista dal Pnrr intende potenziare ed estendere territorialmente i Centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria nazionale, in modo da incoraggiare l’erogazione alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di servizi avanzati e innovativi centrati su tecnologie e specializzazioni produttive di eccellenza.

Gli aiuti di provenienza Pnrr non possono essere cumulati con crediti d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo o innovazione.

I Centri tecnologici

Sono soggetti giuridici composti da imprese pubbliche e private (comprese università) sorti per svolgere i compiti previsti dal programma e in particolare con il sostegno del Mimit per fornire direttamente o assicurare l’accesso a competenze tecnologiche e strutture di sperimentazione, come attrezzature e strumenti software, allo scopo di rendere possibile la trasformazione digitale dell’industria. Il Centro potrà inoltre agevolare l’accesso ai finanziamenti ed è aperto alle imprese di ogni forma e dimensione (pmi, società a media capitalizzazione, scale-up, ecc.), nonché erogare alle imprese di servizi tecnologici avanzati e innovativi focalizzandosi su tecnologie e specializzazioni produttive di eccellenza.

I servizi agevolabili

In particolare, i servizi per i quali è previsto il contributo (e che verranno resi alle imprese a costo agevolato) sono la valutazione del livello di maturità digitale, la prova prima dell’investimento, la formazione sull’utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative, l’accesso ai finanziamenti, il sostegno finanziario e operativo allo sviluppo di progetti d’innovazione, l’intermediazione tecnologica e la sensibilizzazione a livello locale.

I contributi da erogare

Le intensità massime dell’aiuto per il servizio erogato dal Centro variano in funzione delle attività e della dimensione d’impresa. Ad esempio per l’audit tecnico, valutazione maturità tecnologica (assesment) il contributo è del 100% (se non è considerato aiuto di stato) per micro e piccole imprese, 90% per medie imprese e 40% per grandi imprese; per la prova prima dell’investimento, rispettivamente, 100%, 80%, 30%; per la formazione 100%, 80%, 50%; per consulenza su accesso finanziamenti 70%, 60%, 50%; per progettazione dell’intervento di innovazione 50%, 40%, 30%.

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