Codice strada, la Camera approva il ddl con 163 sì
Codice strada, la Camera approva il ddl con 163 sì
Il provvedimento passa ora all'esame del Senato per la seconda lettura, "Grande soddisfazione, siamo determinati a salvare vite", ha commentato il ministro delle infrastrutuure e dei trasporti Salvini

27/03/2024 11:23

La Camera ha approvato il disegno di legge in materia di sicurezza stradale e per la revisione del codice della strada. I voti a favore sono stati 163, quelli contrari 107. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato per la seconda lettura. "Grande soddisfazione, siamo determinati a salvare vite", ha commentato il ministro delle infrastrutture e dei trasporrto Matteo Salvini. Il nuovo codice della strada spiega il ministro "prevede più controlli, più educazione stradale, più rigore. Il disegno di legge sulla sicurezza stradale prevede più rigore per chi sbaglia, quindi ritiro della patente per chi guida ubriaco, drogato, per chi abbandona animali, per chi usa il telefonino". "Insieme a questo - ha continuato - da nord a sud, investiamo miliardi in nuove strade, come il nuovo tracciato della Potenza-Melfi: sono contento. Sono belle giornate perché dobbiamo assolutamente ridurre quel numero superiore ai tremila morti sulle strade italiane che è una città che scompare ogni anno. Da ministro dei trasporti - ha concluso Salvini - voglio arrivare alla fine del mio mandato con strade più moderne, larghe, più sicure e meno morti sulla strada".

Altro articolo: Codice della strada, pugno duro su cellulari, velocità, monopattini

"Oggi innoviamo un codice fermo da decenni, che ha messo al centro la tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada, soprattutto i più vulnerabili. Un testo che introduce maggiore durezza nel contrasto alla guida sotto effetto di sostanze o alcol, che ha tolleranza zero per chi guida con il telefonino, che introduce nuove norme per i neopatentati e dispone interventi per tutelare la sicurezza di motociclisti e ciclisti". Lo dichiara in una nota il deputato della Lega Andrea Dara.

Le opposizione: inadeguato, destinato a essere cancellato

"Abbiamo cercato in tutti i modi di dissuadervi, nulla da fare, non avete voluto ragionare. Le nuove norme inaugurano le `strade insicure`: ogni giorno in Italia avvengono 450 incidenti, circa 8 morti. Sono dati impressionati e le cause sono velocità, guida distratta, non rispetto delle regole, soprattutto la distanza di sicurezza. Eppure, il nuovo codice individua i nemici nelle bici e nella micro mobilità, concentra tutti i poteri nel ministero e azzera il ruolo dei Comuni, mette al bando esperimenti virtuosi come quello dei 30 all`ora che ha dato risultati ottimi. Questo codice è destinato ad essere cancellato, per ora è propaganda per Salvini che sarà pagata con meno sicurezza sulle nostre strade". Così la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Trasporti della Camera Francesca Ghirra nella dichiarazione di voto finale.

"La maggioranza ha appena approvato il nuovo codice della strada, ribattezzato il nuovo codice della strage da tante associazioni di parenti; amministratori locali; cittadini che stanno protestando nelle piazze delle città con preoccupazione per gli effetti di una misura inadeguata, insufficiente e dannosa. Un provvedimento deludente e pericoloso che non interviene sulla moderazione della velocità che è la prima causa di morte in strada nel nostro Paese. Tutte le opposizioni hanno votato convintamente contro dopo aver proposto numerosi emendamenti di modifica per correggere le storture e le inadeguatezze del nuovo codice imposte dal Ministro Salvini, peraltro assente per tutta la durata della discussione”. Così la vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.

Le associazioni: modificatelo al Senato. Pronti alla mobilitazione


Dopo l'approvazione alla Camera del nuovo Codice della Strada, le associazioni dei familiari delle vittime, da oltre 40 piazze in tutta Italia, fanno appello al Governo ed a tutte le forze politiche affinché il provvedimento varato possa essere modificato al Senato. Anche se finora nessuna delle "richieste avanzate da mesi" è stata accolta. Anche per questo - si annuncia - "la mobilitazione delle associazioni dei parenti delle vittime sulla strada, di tante altre organizzazioni e di migliaia di cittadine e cittadini non si fermerà".

La mobilitazione contro il nuovo codice è promossa e organizzata a livello nazionale da FEVR - Federazione Europa delle Vittime di Violenza Stradale, AIFVS - Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA A.P.S. e dalla piattaforma #CITTÀ30SUBITO -Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo,Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada.