Bollette, mercato tutelato addio. Ecco come scegliere
Bollette, mercato tutelato addio. Ecco come scegliere
Il passaggio al mercato libero è imminente per il gas: è bene controllare le bollette, dove è indicato se si sta usufruendo del servizio di tutela. Se così fosse le opzioni sono tre. Guida alla scelta per i clienti che dovranno cambiare

di di Irene Greguoli Venini 27/11/2023 07:56

Il mercato di tutela sta finendo: le scadenze, che sembrano non più prorogabili, sono gennaio 2024 per il gas e aprile per l'energia elettrica per tutti i clienti domestici. Dal momento che, per lo meno per il gas, il passaggio al mercato libero avverrà a breve, a chi usufruisce ancora del servizio di tutela conviene muoversi per capire se si vuole cambiare operatore o se si preferisce accettare un'offerta dello stesso fornitore, oppure non fare nulla e quindi usufruire di condizioni economiche simili a quelle delle offerte Placet.

Il passaggio al mercato libero. La fine del mercato tutelato, ovvero i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche e contrattuali definite da Arera (l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e micro imprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero, riguarda circa 6,5 milioni di utenze per il gas, mentre per la luce si tratta di 9 milioni di utenze.

Visto che il passaggio per quanto riguarda il gas è imminente, se non lo si sa già, conviene controllare le bollette dove è indicato se si sta usufruendo del servizio di tutela. Se così fosse le opzioni sono: restare con l'attuale fornitore sottoscrivendo con lui un'offerta nel mercato libero; scegliere un altro fornitore del mercato libero; oppure non fare nulla.

Il percorso tracciato dall'Autorità

C'è da tenere presente che per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti di gas naturale l'Autorità ha previsto un percorso graduale.

A settembre 2023, le famiglie e i condomini che si trovavano ancora nel servizio di tutela gas hanno ricevuto una comunicazione da parte del proprio venditore nella quale veniva evidenziata la possibilità di scegliere l'offerta di mercato libero più conveniente, in termini di spesa annua stimata, tra le offerte in corso di validità del venditore al momento della comunicazione.

Se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con un altro venditore, a partire da gennaio 2024 il venditore continuerà a erogare il servizio con condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte Placet di gas naturale a prezzo variabile.

In quest'ultimo caso le condizioni economiche prevedono una componente a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale equivalente a quella impiegata per le offerte Placet di gas naturale a prezzo variabile pari alla media mensile del prezzo giornaliero al Psv (day ahead), una componente in quota energia data dalla somma delle componenti di approvvigionamento e commercializzazione al dettaglio già definite per il servizio di tutela attuale e una componente in quota fissa stabilita liberamente dal venditore e monitorata da Arera; queste condizioni economiche hanno una durata di 12 mesi e sono rinnovabili secondo le modalità e le tempistiche già previste per le offerte Placet. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.

Il mercato dell'energia elettrica

Considerando l'energia elettrica, invece, entro il primo aprile è possibile scegliere un fornitore del mercato libero sottoscrivendo una sua offerta. In questo caso, da settembre 2023 a marzo 2024, in almeno due bollette, i clienti domestici che si trovano ancora nel servizio di maggior tutela riceveranno una comunicazione da parte del proprio esercente nella quale viene evidenziata la possibilità di scegliere un'offerta del mercato libero.

Se il cliente non sottoscrive un'offerta del mercato libero, a partire da aprile 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a tutele graduali (Stg), in cui le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da Arera anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali, quindi l'utenza sarà trasferita nel mercato libero all'azienda che si aggiudicherà apposite procedure di gara.

Tutto ciò non vale per i clienti domestici vulnerabili per i quali il venditore continuerà a erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità. Sono considerati clienti vulnerabili le persone che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (per esempio i percettori di bonus), o soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92, o quelli che hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, o che hanno un'età superiore ai 75 anni.

Sia per la luce sia per il gas conviene tenere conto che il servizio di erogazione non viene interrotto, ma che il passaggio da un fornitore all'altro necessita di alcuni tempi tecnici: in genere si passa al nuovo operatore il primo giorno del secondo mese dalla data di richiesta. Per eseguire il passaggio al mercato libero occorre essere in possesso del Pod per l'energia elettrica, del Pdr per il gas, rilevabili da una qualunque bolletta o dai contatori stessi, di un documento della persona intestataria dei contatori e dei dati anagrafici.

In Italia i prezzi più cari

L'Italia è sesto paese più caro d'Europa per l'elettricità. La scelta dell'operatore può avere un impatto sul bilancio familiare, anche perché sembra che l'Italia sia uno dei paesi più cari per lo meno per quanto riguarda l'energia elettrica. Infatti, secondo l'analisi del comparatore Facile.it sugli ultimi dati Eurostat relativi al prezzo medio dell'elettricità applicato ai clienti domestici in Europa, nel primo semestre dell'anno la Penisola è stato uno dei paesi con le tariffe più elevate.

Tra i 27 paesi dell'Unione europea, l'Italia è risultata essere il sesto paese più caro per quanto riguarda il costo dell'energia elettrica, con una tariffa media, incluse tasse e oneri, pari a 0,378 /kWh. Tra gli stati con un valore più alto ci sono, per esempio, i Paesi Bassi (+26%), il Belgio (+15%) e la Germania (+9%). Tra quelli con un prezzo più basso ci sono, invece, la Svezia (-29%), l'Irlanda (-35%), la Francia e la Grecia (entrambe -39%), la Spagna (-52%), l'Ungheria (dove la tariffa media per i clienti domestici è stata più bassa del 69%).

Esaminando i consumi dei principali elettrodomestici, prendendo in considerazione modelli in classe B, a parità di condizioni, emerge che per fare la lavatrice (220 lavaggi l'anno) nella Penisola di spendono circa 111 euro di corrente, mentre in Francia si tratta di 68 euro, che scendono a 53 euro in Spagna. Per i tedeschi e i belgi, invece, la spesa supera i 120 euro.

Per quanto riguarda il frigorifero, tenendo conto che viene usato quasi ininterrottamente tutto l'anno, per alimentare un apparecchio in classe B occorrono circa 193 euro l'anno in Italia, mentre gli irlandesi spendono 126 euro, che diventano 105 euro per chi vive in Portogallo e 93 euro per chi risiede in Spagna.

Anche per lavare i piatti con la lavastoviglie si spende di più nella Penisola: usando l'elettrodomestico a giorni alterni si tratta 92 euro l'anno. Se è vero che nei Paesi Bassi si arriva a 116 euro, in Grecia e Francia si spendono 57 euro, in Spagna 45 euro e in Ungheria 28 euro.

Per 4 ore di programmi televisivi al giorno, tutti i giorni, i 49 euro spesi dagli italiani diventano 32 in Irlanda, mentre un phon in azione per 5 minuti al giorno costa, all'anno, 23 euro nel Belpaese, 14 euro in Francia e 7 in Ungheria.

Considerando il consumo di una famiglia tipo italiana (2.700 kWh) e tenendo in considerazione le tariffe del primo semestre 2023 si scopre che, potenzialmente, nella Penisola quest'anno le bollette dell'energia elettrica potrebbero costare circa 1.021 euro. Nei paesi d'Europa dove l'energia è più cara, a parità di consumi, la spesa arriverebbe, per esempio, a 1.114 euro in Germania e 1.283 euro nei Paesi Bassi. In Svezia, invece, la bolletta della luce sarebbe pari a 720 euro, a 669 euro in Irlanda e a 628 euro in Grecia, a 626 euro in Francia, a 559 euro in Portogallo, 492 euro in Spagna, 313 in Ungheria.