Bankitalia: favorevoli  a iniziative che incentivino l'uso di strumenti di pagamento tracciabili
Bankitalia: favorevoli a iniziative che incentivino l'uso di strumenti di pagamento tracciabili
Lo ha detto Luigi Federico Signorini, vice direttore generale, durante l'audizione al Senato sul Def: "Negli ultimi anni la strategia di contrasto all'evasione in Italia si è arricchita di nuovi strumenti, i risultati iniziali sono incoraggianti". Ma occorre cautela sui numeri

08/10/2019 10:11

La Banca d'Italia "guarda con favore a iniziative che incentivino l'uso di strumenti di pagamento tracciabili, che tendono a ridurre i tempi e i costi delle transazioni e che possono contribuire a contrastare, oltre all'evasione, altri comportamenti illegali; fermi restando, s'intende, i presidi necessari per evitare invadenze indebite nella sfera privata delle persone e per tutelare chi ha ancora difficoltà a utilizzare modalità di pagamento moderne".
Lo ha detto Luigi Federico Signorini, vice direttore generale di Bankitalia, durante l'audizione al Senato sulla Nota di aggiornamento al Def aggiungendo che "è opportuno che tali strumenti siano disegnati in base a un'adeguata riflessione tecnica, per minimizzarne il costo, la complessità concettuale e operativa, nonché gli eventuali effetti distorsivi, e quindi per massimizzarne l'efficacia". "Negli ultimi anni - ha spiegato - la strategia di contrasto all'evasione in Italia si è arricchita di nuovi strumenti, i risultati iniziali sono incoraggianti". Tuttavia "per gli interventi riguardanti il recupero dell'evasione, una quantificazione precisa è ardua. Al fine di assicurare il rispetto dell'obiettivo, è auspicabile che siano definiti momenti di monitoraggio dei conti in corso d'anno e pronti meccanismi correttivi in caso di scostamenti. I progressi nel contrasto all'evasione fiscale richiedono tempo" e "non si può non raccomandare un approccio cauto alla loro quantificazione all'interno di ciascuna manovra di bilancio".
Signorini ha aggiunto poi che "in prospettiva sembra necessaria una riforma fiscale complessiva e organica, fondata su un'attenta analisi, ed essa oggi non può consistere nell'abbattere tutte le imposte. Nella definizione dei provvedimenti da adottare sarà opportuno prendere in considerazione in modo complessivo gli strumenti disponibili, incluse le imposte indirette, orientando la scelta verso l'insieme di misure che meglio circoscrive l'impulso restrittivo sull'economia, le distorsioni dell'allocazione delle risorse e gli effetti distributivi indesiderati", ha continuato. "Molto dipende, però, anche dalla crescita del prodotto. Per sospingere la ripresa non si potrà prescindere da una strategia organica di riforme strutturali, tali da innalzare il potenziale di crescita dell'economia. La presentazione del Programma nazionale di riforma, il prossimo aprile, potrà essere un'occasione per riflettere su una simile strategia e impostarne l'attuazione. Non è solo un obiettivo importante in sé, ma anche una condizione di fondo per assicurare la sostenibilità della finanza pubblica", ha precisato.