Attenzione, fondi in esaurimento sulla Sabatini
Attenzione, fondi in esaurimento sulla Sabatini
Le piccole e medie imprese interessate devono accelerare la presentazione delle istanze: è rimasto solo il 14% dei fondi disponibili. Non è risultato ammesso solo il 5% delle domande presentate, che ammontano a oltre 76 mila

di di Roberto Lenzi 11/09/2019 07:45

Attenzione, fondi in esaurimento sulla Sabatini. Le piccole e medie imprese interessate devono accelerare la presentazione delle istanze: è rimasto solo il 14% dei fondi disponibili. Non è risultato ammesso solo il 5% delle domande presentate, che ammontano a oltre 76 mila. L'investimento medio è di 391 mila euro per le medie imprese, 226 mila euro per le piccole imprese e 128 mila euro per le micro imprese. Lo rivela il ministero dello sviluppo economico con la pubblicazione sul proprio sito internet delle statistiche sulle domande presentate e sui fondi prenotati fino ad agosto 2019. Lo strumento ha già distribuito fondi sotto forma di contributi in conto impianti per quasi 1,5 miliardi di euro, ma ora rischia di arenarsi. L'agevolazione, una delle più importanti negli ultimi anni, era partita piano, poi le imprese hanno colto il vantaggio di avere fondi a disposizione prima di fare l'investimento, accompagnati da un contributo in conto capitale. La Sabatini è infatti l'unico strumento agevolativo nazionale che permette alle imprese di avere il capitale totale a disposizione prima di realizzare l'investimento. Tecnicamente, l'impresa fa la richiesta di contributo basandola sull'offerta; una volta approvata la richiesta, prima di fare l'investimento, riceve il corrispondente della fornitura sul conto corrente. In seguito, può procedere all'acquisto del macchinario e può pagarlo con i fondi della Sabatini. Nel contempo, sullo stesso investimento riceve un contributo a fondo perduto che ammonta a circa l'8%-10%, a seconda se l'impresa fa investimenti rientranti in industria 4.0 o meno; la percentuale sale nel primo caso. Lo stesso contributo può essere ottenuto utilizzando lo strumento della locazione finanziaria. In questo caso, l'operazione consente di pagare anche l'Iva al fornitore tramite il leasing, cosa che nel caso di acquisto diretto rimane a carico dell'acquirente in quanto non viene finanziata, essendo soggetta a rimborso. Le imprese interessate devono dunque accedere il prima possibile al portale ufficiale del ministero (mise.gov.it) e scaricare la modulistica con le annesse istruzioni. La domanda va presentata direttamente alla banca / società di leasing a cui viene richiesto il finanziamento, tramite posta elettronica certificata. Sarà lo stesso istituto finanziario a elaborare la richiesta e a formulare l'istanza di prenotazione dei fondi al ministero.

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