Contributi a fondo perduto, provvedimento in rampa di lancio
Contributi a fondo perduto, provvedimento in rampa di lancio
L’ordine di scuderia è di essere rapidi per mantenere l’impegno di accreditare i soldi sui conti correnti dei richiedenti entro fine giugno.

di di Cristina Bartelli 30/05/2020 00:14

Contributi a fondo perduto, il provvedimento in rampa di lancio. Prossima settimana l'Agenzia delle entrate rilascerà il provvedimento con le procedure operative per la gestione delle domande delle imprese alle richieste dei contributi a fondo perduto.

L'ordine di scuderia è di essere rapidi per mantenere l'impegno di accreditare i soldi sui conti correnti dei richiedenti entro fine giugno.

Inoltre la domanda, improntata alla semplicità, non richiederà un dato puntuale sulla soglia dei ricavi di appartenenza ma più semplicemente la stima che si concretizzerà con lo sbarrare la casella della fascia dei ricavi di appartenenza.

Il decreto Rilancio, dl 34/20, all'esame della commissione bilancio della camera, ha introdotto, all'articolo 25, contributi a fondo perduto destinati alle imprese che hanno subito consistenti cali di fatturato.

Sulla base dei ricavi delle imprese è parametrato anche l'importo del contributo a fondo perduto.

L'ammontare del contributo spetta infatti nella misura del 20% se i soggetti con ricavi o compensi non siano superiori a 400 mila euro nel periodo d'imposta 2019; del 15% per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 superiori a 400 mila e fino a 1 milione di euro nel periodo d'imposta 2019; e del 10% per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro nel periodo d'imposta 2019.

L'operazione sarà gestita dall'Agenzia che sta ultimando la piattaforma tecnologica su cui dovranno essere inoltrare le domande. Con il provvedimento sarà resa nota anche l'istanza dalla struttura snella con l'indicazione a quale fascia di ricavi si appartiene, e le informazioni in merito alla certificazione anti mafia.

Dopo l'inoltro dell'istanza sarà l'Agenzia delle entrate a prendersi qualche giorno di tempo, si stima non più di una settimana, per compiere una verifica della correttezza dei dati indicati e procedere poi all'accredito dei soldi sull'Iban fornito nell'istanza.

Per questa procedura sono stati stanziati oltre 5 miliardi di euro.

Al momento, dal perimetro di applicazione, sono stati esclusi coloro che sebbene titolari di partita Iva sono professionisti, lavoratori autonomi, commercialisti, consulenti del lavoro, tributaristi, avvocati.

L'Agenzia delle entrate provvede al monitoraggio delle domande presentate e dell'ammontare complessivo dei contributi a fondo perduto richiesti e ne dà comunicazione con cadenza settimanale al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

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