Google, la Corte Giustizia Ue conferma ammenda di 2,4 mld per posizione dominante
Google, la Corte Giustizia Ue conferma ammenda di 2,4 mld per posizione dominante
Nel 2017 la Commissione aveva inflitto l'ammenda per aver abusato della sua posizione dominante su vari mercati nazionali della ricerca su Internet favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti rispetto a quello dei suoi concorrenti

di Redazione Roma 10/09/2024 10:09

La Corte di Giustizia dell'Ue conferma l'ammenda di 2,4 miliardi inflitta a Google per aver abusato della propria posizione dominante favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti. Nel 2017 la Commissione aveva inflitto l'ammenda per aver abusato della sua posizione dominante su vari mercati nazionali della ricerca su Internet favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti rispetto a quello dei suoi concorrenti. Poiché il Tribunale ha, in sostanza, confermato tale decisione e mantenuto l'ammenda di cui sopra, Google e Alphabet hanno proposto un'impugnazione dinanzi alla Corte, che è stata respinta da quest'ultima confermando così la sentenza del  Tribunale.

Google: delusi dalla decisione

"Siamo delusi dalla decisione della Corte Ue, che riguarda una serie di fatti molto specifici". Lo ha dichiarato un portavoce di Google in una nota commentando la decisione della Corte di Giustizia di confermare la multa di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nel settore della ricerca. "Abbiamo apportato modifiche nel 2017 per conformarci alla decisione della Commissione che imponeva di trattare i concorrenti in modo equo", ha aggiunto, sottolineando "il nostro approccio ha funzionato con successo per oltre sette anni, generando miliardi di clic per oltre 800 servizi di comparazione degli acquisti".