Israele, l'esercito: "Pronti per entrare a Rafah"
Israele, l'esercito: "Pronti per entrare a Rafah"
L'Idf annuncia che i preparativi per l'ultima offensiva sono terminati e che ora la decisione sulla data spetta al gabinetto di guerra. L'Egitto preme per una soluzione diplomatica. L'Onu: ci vorranno 14 anni per bonificare la Striscia da macerie e ordigni

di redazione Roma 26/04/2024 15:37

L'esercito israeliano ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una invasione di Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce il quotidiano Haaretz. L'esercito aggiunge che come parte dei preparativi, la brigata 162, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah.

Idf, già non meno di 150 mila palestinesi hanno lasciato Rafah

Secondo l’Idf (Israel defence forces) sono già non meno di 150 mila, ma anche 200 mila i civili palestinesi che hanno lasciato Rafah, mentre i militari si preparano all’invasione che però non vede d’accordo gli Usa, l’Ue, l’Egitto e quasi tutti gli alleati di Israele. Ieri una delegazione diplomatica egiziana ha raggiunto Tel Aviv nel tentativo di rilanciare i negoziati di tregua da tempo in stallo.

L'Onu, almeno 14 anni per rimuovere ordigni e macerie

Mentre l’Onu ha denunciato che il conflitto in terra di Gaza ha avuto finora come conseguenza una devastazione tale che occorreranno almeno 14 anni per rimuovere le macerie e bonificare il terreno dagli ordigni esplosivi rimasti sul terreno. Nel frattempo non si placano le proteste Pro Palestina un po’ ovunque: Italia, Stati Uniti, Francia. A Parigi studenti hanno occupato la sede della prestigiosa università Sciences Po  in segno di sostegno ai palestinesi e per protestare contro le operazioni militari dell’esercito israeliano.