Riforma del Patto di stabilità: via libera finale del Parlamento Ue
Riforma del Patto di stabilità: via libera finale del Parlamento Ue
Norme più chiare, più favorevoli agli investimenti e più adattabili alla situazione di ciascun paese. Gentiloni: "Voltata pagina dopo quattro anni fuori dell'ordinario per l'economia dell'Ue

di redazione Roma 23/04/2024 14:16

Il parlamento europeo ha approvato la riforma del Patto di stabilità e crescita che contiene norme più chiare, più favorevoli agli investimenti e più adattabili alla situazione di ciascun Paese. Un accordo provvisorio sulle nuove regole era stato raggiunto a febbraio tra gli eurodeputati e i negoziatori degli Stati membri. 

La proposta di riforma, spiega una nota, è composta da tre diversi atti legislativi. Il regolamento che istituisce il nuovo braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita è stato approvato con 367 voti a favore, 161voti contrari, 69 astensioni; quello che modifica il braccio correttivo del Patto ha ottenuto 368 voti a favore, 166 voti contrari e 64astensioni; la direttiva che modifica i requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri è passata con 359 voti a favore, 166 voti contrari, 61astensioni. 

Gli eurodeputati hanno rafforzato le norme per sostenere la capacità dei governi di investire. Ora sarà più difficile per la Commissione sottoporre uno Stato membro a una procedura per disavanzo eccessivo se saranno incorso investimenti essenziali. Tutte le spese nazionali per il cofinanziamento dei programmi finanziati dall'Ue saranno escluse dal calcolo delle spese di un governo, creando così incentivi agli investimenti.  I Paesi con un debito eccessivo saranno tenuti a ridurlo in mediadell'1% all'anno se il loro debito è superiore al 90% del Pil, e dello0,5% all'anno in media se è tra il 60% e il 90%. Se il disavanzo di un Paese è superiore al 3% del Pil, dovrà essere ridotto durante i periodi di crescita per raggiungere l'1,5% e creare una riserva di spesa per periodo con condizioni economiche difficili.

Più spazio di manovra

Le nuove norme contengono varie disposizioni per consentire più spazio di manovra. In particolare, concedono tre anni supplementari oltre ai quattro standard per raggiungere gli obiettivi di un piano nazionale. I deputati si sono assicurati che questo tempo supplementare possa essere concesso per qualsiasi motivo il Consiglio ritenga opportuno, piuttosto che solo a condizione di criteri specifici, come inizialmente proposto.  Su richiesta dei deputati, i Paesi con un disavanzo eccessivo o un debito eccessivo possono chiedere una discussione con la Commissione prima di fornire orientamenti sul percorso di spesa. Uno Stato membro può chiedere la presentazione di un piano nazionale riveduto se vi sono circostanze oggettive che ne impediscono l'attuazione, ad esempio un cambiamento di governo. Il ruolo delle istituzioni di bilancio indipendenti nazionali ù incaricate di verificare l'adeguatezza dei bilanci e delle proiezioni di bilancio del loro governo ù è stato consolidato dai deputati con l'obiettivo di contribuire a rafforzare ulteriormente i piani nazionali. 

Tutti i paesi dovranno presentare piani a medio termine che definiscano i loro obiettivi di spesa e come saranno intrapresi gli investimenti e le riforme. Gli Stati membri con livelli elevati di disavanzo o debito riceveranno orientamenti sugli obiettivi di spesa. Per garantire una spesa sostenibile, la riforma introduce garanzie numeriche di riferimento per i Paesi con un debito eccessivo o un disavanzo eccessivo.  Le norme aggiungono inoltre un nuovo orientamento, vale a dire la promozione degli investimenti pubblici nei settori prioritari. Infine, il sistema sarà più adattato a ciascun paese caso per caso piuttosto, che applicare un approccio unico per tutti, e si terrà meglio conto delle preoccupazioni sociali.  Il correlatore Markus Ferber ha dichiarato che "questa riforma rappresenta un nuovo inizio e un ritorno alla responsabilità fiscale. Il nuovo quadro sarà più semplice, più prevedibile e più pragmatico. Tuttavia, le nuove regole potranno essere un successo solo se la Commissione le attuerà correttamente".  Il Consiglio deve ora dare la sua approvazione formale ai provvedimenti. Una volta adottati, entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue. Gli Stati membri dovranno presentare i loro primi piani nazionali entro il 20 settembre. 

Gentiloni: voltata pagina, usciti da quattro anni straordinari per l'economia dell'Ue

Il commissario Ue per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha commentato così l'approvazione: "Siamo usciti da quattro anni straordinari per l'economia dell'Ue. Durante tutto questo periodo è stata applicata la clausola di salvaguardia generale che ha sospeso il vecchio Patto dando agli Stati membri il margine di manovra di cui avevano bisogno per rispondere a questi shock”, ha spiegato Gentiloni. ”Ora abbiamo voltato pagina su quella fase e siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo per la governance economica nell'Ue, un capitolo che, sono convinto, ci consentirà di affrontare le nostre sfide attuali e future con rinnovata fiducia", ha detto il commissario all'Economia  dopo l'approvazione delle nuove regole fiscali Ue