Dl Pnrr quater, via libera della Camera. Ora passa al Senato
Dl Pnrr quater, via libera della Camera. Ora passa al Senato
Il decreto legge con le ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, interviene sulla governance del Piano tenendo conto anche delle ultime intese sulla rimodulazione dei fondi e degli interventi concordate con Bruxelles. Va convertito entro il 1° maggio

di Redazione Roma 18/04/2024 14:09

L'Aula della Camera ha approvato il Dl Pnrr quater con 140 voti favorevoli e 91 contrari, espressi da tutte le opposizioni (3 gli astenuti). Il provvedimento passa ora all'esame del Senato per la seconda lettura e il via libera definitivo (deve essere convertito in legge entro il primo maggio e risultano pertanto improbabili ulteriori modifiche rispetto al testo licenziato da Montecitorio).

Il decreto legge con le ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, interviene sulla governance del Piano tenendo conto anche delle ultime intese sulla rimodulazione dei fondi e degli interventi concordate con Bruxelles. Vengono tra l'altro stanziati circa 15 miliardi per completare le opere previste entro il 2026, e per sostenere quelle definanziate dal Pnrr e sostenute con il Pnc o con altri fondi (tra queste l'operazione 'ospedali sicuri').

Misure specifiche riguardano il rafforzamento della cabina di regia di Palazzo Chigi, anche attraverso l'attribuzione di poteri sostitutivi rispetto agli enti territoriali inadempienti. Spetterà poi a singoli commissari straordinari il compito di vigilare sul compimento delle missioni riguardanti gli alloggi universitari, la valorizzazione dei beni confiscali alla mafia e al superamento degli insediamenti abusivi nel quadro della lotta allo sfruttamento dei lavoratori agricoli. Il Dl prevede risorse anche per il Cnel e la stabilizzazione dei precari dell'amministrazione giudiziaria.

Appalti, arriva la patente a crediti per i cantieri. Si parte da 30 punti

La patente a crediti, che secondo quanto disposto dal decreto legge sarà obbligatoria per le imprese dell'edilizia dal prossimo ottobre, verrà estesa anche ad altri settori. I diversi nuovi ambiti di applicazione verranno definiti attraverso successivi decreti ministeriali messi a punto a seguito di attivita' di monitoraggio effettuate dall'Ispettorato nazionale del lavoro. Si parte da 30 crediti e se si arriva sotto i 15 non si potrà più operare nei cantieri. Sara' inoltre sufficiente l'autocertificazione per dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere la patente, ma il pacchetto di correzioni alla norma impone la revoca del documento in caso di dichiarazioni non veritiere accertate in seguito al rilascio (oltre alle conseguenze penali previste dalla normativa sull'autocertificazione). Risultano inoltre riviste le sanzioni amministrative previste per le imprese sprovviste del documento (diventano pari al 10% del valore dei lavori e comunque non inferiore a 6mila euro, rispetto ai 6-12 mila euro originariamente indicati) e la tabella delle decurtazioni dei punti previste rispetto alle singole violazioni e infortuni. La griglia delle penalita' e' stata contestata dalle opposizioni, perche' considerata inadeguata, anche dopo le correzioni apportate dal Governo in Commissione. E' stata invece ristretta l'esenzione dall'obbligo della patente per le imprese dotate di certificazione Soa: varra' solamente per quelle di livello III.

Un'altra significativa novità riguarda il trattamento economico riconosciuto agli addetti in appalti e, a seguito degli emendamenti riformulati, anche dei subappalti. Verranno rispettati i contratti nazionali sottoscritti dalle parti sociali maggiormente rappresentative a livello nazionale e non quelli, come era indicato originariamente nel testo, maggiormente applicati.

 -Si legga anche: PNRR, in arrivo la patente a punti negli appalti

Lavoro, assunzioni più facili nella sanità con contratti flessibili

Previste assunzioni più facili con contratti flessibili, da quelli a tempo determinato ai co.co.co., con una corsia più semplice per assumere gli specializzandi dal secondo anno in poi senza i paletti del passato. Con un ulteriore pacchetto di modifiche, relative alla sanità, si da la possibilita' di prorogare i contratti dei medici specializzandi, e si chiude la questione dei cosiddetti 'quartini', gli studenti che lo scorso anno scolastico, frequentando il quarto anno superiore, hanno sostenuto, superandole, le prove di ammissione alla facolta' di Medicina. Una sentenza del Tar aveva invalidato le prove che tornano, invece, valide grazie al Dl Pnrr.

Cessione di PagoPa a Poste, arriva la norma chiarificatrice

Con le modifiche apportate in prima lettura sono stati chiariti anche gli aspetti della cessione del 49% di PagoPa a Poste Italiane, disposta dal Dl stesso, che avevano destato perplessità sul piano della concorrenza e della trasparenza nei confronti degli altri operatori delle piattaforme dei pagamenti digitali. E' stato pertanto precisato che se Poste acquisirà dal ministero dell'Economia la quota indicata, non potrà stipulare patti di sindacato che abbiano per effetto l'esercizio di una influenza dominante su PagoPa. Viene inoltre puntualizzato che l'operazione e' sottoposta al controllo preventivo dell'Antitrust. Con un'altra correzione, relativa ai numeri civici da cablare, si semplifica l'attuazione del Piano Italia 1 Giga consentendo cosi', a OpenFiber e a Tim di rispettare le scadenze delle convenzioni con Intratel.

False imprese: Gamberini, il governo accolga la raccomandazione della Camera di intervenire contro l’intermediazione illecita di manodopera

"Apprezziamo e condividiamo la decisione della Camera dei Deputati di approvare, nell’ambito del DL PNRR, l’ordine del giorno dell’On. Maria Cecilia Guerra che impegna l’Esecutivo a valutare l’opportunità di intervenire con azioni specifiche volte a contrastare l’attività di intermediazione illecita di manodopera svolta da false imprese, tra le quali anche false cooperative. Auspichiamo che questa raccomandazione trovi la pronta disponibilità del Governo”. A dirlo è il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, che ricorda come “negli ultimi anni il Legislatore ha emanato diversi provvedimenti di legge volti a contrastare il fenomeno della falsa impresa, recependo, nella legge di bilancio per il 2018, alcune proposte avanzate dall’Alleanza delle Cooperative, promotrice della campagna ‘Stop alle false cooperative’, con la raccolta di 100.000 firme per una legge di iniziativa popolare. Provvedimenti che hanno avuto l’effetto positivo di contenere il fenomeno delle false cooperative e, al contempo, di accrescere l’attenzione verso altre forme giuridiche di esercizio dell’impresa in forma collettiva, come la srl semplificata, spesso strumentalmente utilizzata dalla criminalità per generare profitto illecito, attraverso fenomeni di sfruttamento di manodopera a basso costo ed elusione ed evasione fiscale”.

“Adesso, però -aggiunge Gamberini- è necessario proseguire su questa strada, qualificando l’azione di contrasto alle false imprese, che lucrano illegalmente sulla pelle dei lavoratori, intervenendo su aspetti specifici. In particolare, occorre rivedere: la disciplina in materia di appalti, con particolare riferimento al contrasto alle gare al massimo ribasso e alla revisione dei prezzi a seguito del rinnovo dei CCNL; la disciplina in materia di rappresentanza delle Parti Sociali ai fini della contrattazione collettiva, per rendere più stringente l’applicazione dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative e rendere illegali i cosiddetti contratti pirata; la disciplina in materia attività di vigilanza nei confronti delle imprese, per creare un coordinamento delle diverse Autorità ispettive, puntando al controllo di tutte le false imprese”. Infine, il presidente di Legacoop indica la necessità di “una riforma del sistema di vigilanza sulle cooperative, che rafforzi la capacità di controllare tutte le imprese cooperative e non solo quelle aderenti alle principali Centrali Cooperative”.