"La Commissione è pronta a un dialogo strutturato con il Parlamento sulle prioritá e le spese e a scambi di opinione sui piani nazionali per la ripresa e l'attuazione generale. Insieme possiamo garantire che NextGenerationEu raggiunga i risultati che ci siamo prefissati. Così possiamo garantire che lo strumento acceleri la trsformazione verde e digitale. Penso che NextGenerationEu possa essere uno degli stimoli piú grandi per investimenti e riforme a livello mondiale". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla plenaria del Parlamento Ue sulle conclusioni del Consiglio europeo, aggiungendo che "questo stimolo sosterrá anche riforme strutturali necessarie per renderci piú resilienti e avremo un fondo per la transizione equa per sostenere le persone, le regioni e i settori che devono fare un percorso piú lungo. Avrei voluto di piú ma l'accordo di questa settimana garantisce un aumento del 125% della dotazione per il fondo per la transizione equa che arriva a 17,5 mld euro. Ciò fa la differenza".

"Abbiamo l'opportunitá di raggiungere un risultato storico per l'Europa. Dieci anni fa abbiamo preservato l'euro dal collasso, questa volta abbiamo proceduto meglio. NextGenerationEu è piú che solo denaro. Nelle crisi passate gli Stati eludevano le istituzioni europee anche per una certa diffidenza. Ora le cose stanno diversamente, puntiamo su una soluzione comunitaria. Grazie a NextGenerationEu tutti gli Stati sono in condizione di superare la crisi senza togliere margine ai loro bilanci pubblici", ha detto.

"L'accordo al Consiglio europea rappresenta la luce in fondo al tunnel ma l'ombra assume la forma di un bilancio a lungo termine molto snello. Ci sono state decisioni molto dolorose su molti programmi, per esempio Horizon, Eu4Health e InvestEu. Tutti sono stati incrementati, ma non quanto ci sarebbe piaciuto. Le dimensioni dei nostri fondi esterni in particolari sono veramente preoccupanti", ha poi dichiarato la presidente della Commissione europea. "Siamo riusciti a evitare tagli ancora maggiori, come volevano alcuni Stati, ma questo Qfp è una pillola amara da mandare giú e so che il Parlamento è d'accordo con me su questo". Ha poi sottolineato che "dovremmo fare un passo indietro e ricordare il punto di partenza. Prima di iniziare le discussioni questo bilancio aveva una dimensione di circa 700 miliardi di euro a causa della Brexit. La buona notizia è che siamo riusciti a colmare quasi completamente questa lacuna, con ciascun Paese che dovrá pagare di piú. Se si aggiunge NextGenerationEu a tutto questo abbiamo una potenza di
fuoco finanziaria senza precedenti, 1.800 miliardi di euro".