Venezia, nuova marea eccezionale, sospesi i collegamenti pubblici
Venezia, nuova marea eccezionale, sospesi i collegamenti pubblici
Il sindaco della città, Luigi Brugnaro, ha invitato cittadini e turisti a evitare gli spostamenti. Salvini: non siamo qui a distribuire colpe, ma il Mose va finito

15/11/2019 09:27

Venezia torna a trattenere il respiro per una nuova ondata di marea eccezionale ("codice rosso") il cui livello si è attestato sui 153 centimetri sopra il medio mare il livello della marea, inizialmente previsto fino a 160 cm. Secondo il valore osservato alle ore 11.45 dal Centro maree, l'acqua alta ha raggiunto i 147 cm alla Diga Lido, 153 cm alla Punta Salute, 152 cm a Burano, 146 cm a Chioggia. Confermate le previsioni per sabato e domenica, con un'acqua alta di 110 cm domani alle 11:55 e 120 cm dopodomani alle 2 (entrambe "codice arancio"). "Visto l'innalzarsi della marea sono stati sospesi i collegamenti del servizio pubblico in Canal Grande". Così il Comune di Venezia. Continua a essere operativa la spola Lido Sme - San Marco Giardinetti, mentre le linee 4.1 e 4.2 sono sospese. Attivo invece il collegamento Fontamente Nove - Murano. Il sindaco della città, Luigi Brugnaro, ha invitato cittadini e turisti "a evitare gli spostamenti". "Un`altra giornata di allerta per Venezia. Il vento di scirocco continua a soffiare. Vi invito a evitare gli spostamenti e a tenervi aggiornati sul livello dell'acqua con il Centro Maree. Serve la collaborazione di tutti. Grazie", ha scritto il primo cittadino su Twitter. E poi. "Sono stato costretto a far chiudere la piazza" San Marco, "stiamo dando gli ordini a Polizia locale e carabinieri: chiudiamo la piazza per ogni evenienza, in maniera tale da non mettere a rischio l'incolumità delle persone", ha scritto il sindaco ancora su Twitter. "Al sindaco daremo poteri da commissario. La città non resterà sola". Lo ha assicurato il premier Giuseppe Conte, in un'intervista al Corriere della Sera. "Venezia è una città ferita, i danni causati dall'acqua alta sono stati ingenti", ha aggiunto Conte. Quanto alla realizzazione del Mose, "le polemiche hanno accompagnato il progetto fin dal principio e rappresentano una delle principali cause che hanno reso difficoltosa la sua realizzazione, senza parlare poi degli scandali. Ora non c'e' spazio per polemizzare, bisogna lavorare sodo e tutti insieme", ha proseguito il capo dell'esecutivo spiegando che "ad oggi l'opera è realizzata al 90-93% circa, siamo alle battute finali e i fondi investiti sono tanti. Sono soldi dei cittadini che non possono essere sprecati". Conte ha poi spiegato che "il 26 novembre ho convocato un comitatone interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verra' discussa anche la governance per i problemi strutturali della citta', come quello delle grandi navi e del Mose". Quanto ai fondi che il governo e' pronto a stanziare per Venezia dopo lo stato di emergenza di queste ore, "attendiamo la puntuale ricognizione dei fabbisogni e degli interventi che il sindaco ci ha garantito fara' nei prossimi giorni. Quando avremo il quadro complessivo stanzieremo quanto necessario per le opere di ripristino, e con il ministro Franceschini anche per gli interventi sui beni culturali. Intanto nel Consiglio dei ministri di ieri abbiamo deliberato lo stato di emergenza per la citta' e stanziato i primi 20 milioni per gli interventi piu' urgenti. Il prossimo passo sono gli indennizzi a privati e commercianti, poi i fondi per rifinanziare la legge speciale per Venezia", ha concluso Conte. "Non è più tempo di perdere tempo, questa città grida aiuto, c'è bisogno di mettersi tutti insieme per ultimare il Mose", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Venezia. "Le cose non si lasciano a metà - ha aggiunto - non siamo qui a distribuire colpe ma l'opera va finita per evitare che in futuro si ripetano cose simili".