Ben 19,7 miliardi di euro (più del valore di interscambio tra Germania e Brasile, pari a 16,8 miliardi):  questo il valore dell’interscambio tra Germania e Veneto, cresciuto del +9,4% nel 2018 rispetto al 2017. La regione è seconda solamente alla Lombardia, i cui scambi ammontano a 44,3 miliardi di euro (pari al totale degli scambi tra Germania e Giappone – 44,2 miliardi di euro) con una crescita del +5%, e seguita da Emilia Romagna e Piemonte.
Questi i dati presentati martedì 12 novembre in occasione della German-Italian Smart Business Conference “Collaborare per innovare”, il
forum annuale organizzato da ITKAM, Camera di Commercio Italiana per la Germania. Arrivato alla 7° edizione, l’evento - grazie alla collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari - ha aperto quest’anno la Venice Innovation Week (12-16 novembre), la settimana dell’innovazione digitale e strategica ideata dall’Università Ca’ Foscari Venezia.
Guardando agli investimenti, i rapporti tra Italia e Germania si confermano molto stretti: nel 2017 gli investimenti diretti tedeschi in Italia sono stati  35 miliardi di euro,  32,9 miliardi quelli italiani in Germania. L’Italia, inoltre, è il 6° paese di destinazione delle esportazioni tedesche con circa 70 miliardi di euro, e il Belpaese si colloca al 5° posto tra i Paesi da cui lo stato tedesco importa (con un valore di 60 miliardi di euro).
Le previsioni congiunturali indicano un potenziale rallentamento nello sviluppo economico dell’area europea: un trend che potrebbe essere invertito grazie all’Intelligenza Artificiale, in grado di portare una crescita aggiuntiva dell’1,2% entro il 2030.  In questo settore, il governo italiano ha stanziato 70 milioni di euro di investimenti (cifra che comprende i contributi UE), mentre sul fronte tedesco sono previsti fino a 600 milioni di euro.
“Gli scambi commerciali tra Italia e Germania continuano ad essere intensi e consolidati - afferma Emanuele Gatti, Presidente ITKAM. - L’obiettivo della nostra Conferenza è di spingere verso un maggiore trasferimento di know how intersettoriale, tra economia e scienza, a livello bilaterale. Il trasferimento tecnologico oltre settori e confini sarà nel prossimo futuro l’impulso per una performance più competitiva dell’Europa digitale a livello mondiale.”