Una procura europea contro le frodi Iva
Una procura europea contro le frodi Iva
Ieri la procuratrice capo Laura Codruta Kövesi e i procuratori europei hanno assunto in via solenne l’incarico di quella che sarà la prima procura sovranazionale dell’Ue incaricata a eseguire indagini e procedimenti penali

di Pagina a cura di Matteo Rizzi 29/09/2020 08:06

Nasce la procura europea che indaga sulle maxi frodi dell'Iva. Ieri la procuratrice capo Laura Codrua Kövesi e i procuratori europei - tra cui quello italiano Danilo Ceccarelli - hanno assunto in via solenne l'incarico di quella che sarà la prima procura sovranazionale dell'Ue incaricata a eseguire indagini e procedimenti penali. Inizierà a essere operativa dalla fine del 2020, con 22 paesi Ue partecipanti, inclusa l'Italia. L'azione della procura europea (Eppo) è rivolta alle frodi e a tutti i reati che ledono gli interessi finanziari dell'Ue (si veda tabella in pagina). Tra queste vi sono le frodi transfrontaliere dell'Iva, che causano un danno da 50 miliardi di euro ogni anno per i bilanci degli stati Ue. Inoltre, secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2017 gli stati membri hanno segnalato irregolarità fraudolente sui fondi Ue per circa 500 milioni di euro.

Le indagini dell' Eppo saranno condotte sul territorio degli stati membri e i casi saranno portati dinanzi ai tribunali nazionali. Attualmente, solo la magistratura nazionale può indagare e perseguire le frodi a danno del bilancio dell'Ue. Ma i loro poteri si fermano ai confini nazionali, scontrandosi con la realtà delle frodi che spesso è costruita su schemi transfrontalieri. Grazie allo scambio di informazioni in tempo reale e alle indagini sul campo, il nuovo ufficio andrà a riempire le lacune nella cooperazione giudiziaria lasciate dagli organi dell'Unione esistenti (Eurojust) o dalle indagini amministrative sulle irregolarità e le attività fraudolente seguite dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). La procura europea lavora come un ufficio unico in tutti i paesi dell'Ue partecipanti e combinerà gli sforzi delle forze dell'ordine europee e nazionali in un approccio unificato, al momento prive di una soluzione di continuità efficiente. La procura sarà costruita su due livelli: il livello centrale e quello nazionale. Il livello centrale con sede in Lussemburgo sarà composto dal procuratore capo europeo, da due vice, da 22 procuratori europei (uno per ogni paese partecipante). Il livello decentrato sarà composto da procuratori delegati europei che si troveranno nei paesi dell'Ue partecipanti. Il livello centrale supervisionerà le indagini e i procedimenti giudiziari svolti a livello nazionale. Di norma, saranno i procuratori delegati europei a svolgere le indagini e l'azione penale nel loro paese. Dal 6 luglio 2019, gli stati membri hanno recepito nei rispettivi ordinamenti nazionali la direttiva 2017/1371 relativa alla lotta contro le frodi a danno degli interessi finanziari dell'Unione (direttiva Pif). Le nuove norme hanno avuto proprio il compito di aumentare il livello di protezione del bilancio dell'Ue armonizzando definizioni, sanzioni e termini di prescrizione dei reati che ledono gli interessi finanziari Ue. La direttiva non solo è uno strumento per l'armonizzazione del diritto penale degli stati membri nel settore dei reati contro il bilancio dell'Unione, ma pone anche le basi per la procura europea, che indaga, persegue e applica i reati.

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