Ue, il programma di Gentiloni: lotta alle diseguaglianze, Green Deal e Web tax
Ue, il programma di Gentiloni: lotta alle diseguaglianze, Green Deal e Web tax
Il commissario designato per la politica economica della Ue parla anche di migranti: non sarà facile modificare l'accordo di Dublino

16/09/2019 09:02

Parla il commissario italiano Paolo Gentiloni, commissario al momento designato.  per annunciare attraverso un'intervosta con La Stampa il suo programma di mandato europeo. Battere le diseguaglianze, promuovere il 'Green Deal', realizzare la Web tax e una riforma di Dublino sui migranti: i punti sui quali Gentiloni promette di lavorare. "Il messaggio fondamentale della nuova Commissione presieduta da Ursula von der Leyen e' riprendere la via della crescita rendendola piu' sostenibile sul piano sociale ed ambientale", afferma Gentiloni nell'intervista alla Stampa aggiungendo che "c e' l'idea, storicamente comprensibile, che le politiche sociali siano appannaggio dei singoli Paesi. Un' idea sostenuta spesso anche da Paesi molto avanzati. La Commissione Juncker ha avviato un buon lavoro. Non si puo' infatti sfuggire al dato che l'Unione Europea, con un mercato unico ed una moneta comune, non puo' non avere anche strumenti di politiche sociali e fiscali comuni". Gentiloni spiega poi che "una delle missioni principali che la presidente von der Leyen mi ha affidato e' di guidare il lavoro per definire un' assicurazione europea contro la disoccupazione con l' obiettivo di proteggere i cittadini europei dai rischi che corrono sui posti di lavoro a causa di situazioni di crisi, degli choc dall' esterno. Mettere in piedi questa assicurazione Ue contro la disoccupazione sara' una partita di enorme valore concreto e simbolico". Quanto al Green Deal, l'altro pilastro per sostenere lo sviluppo, "e' una delle sfide piu' rilevanti di questa Commissione. La bandiera della sostenibilita' ambientale deve essere presente in tutti i nostri sforzi", prosegue l'ex premier ricordando che "il nuovo governo italiano ha annunciato sin da subito di voler entrare "nel gruppo di testa di Paesi che lavorano per ridurre le emissioni di CO2. Il mio contributo sara' nel cercare di far funzionare al meglio gli strumenti che servono all'intera Ue: confronto sulle politiche di bilancio, funzionamento del sistema monetario, investimenti, tasse e misure sociali. Lavorero' su questi temi col vicepresidente Dombrovskis, cosi' come ha fatto il mio predecessore Moscovici", dice ancora Gentiloni. "Non sarà facile ma vedo dei passi avanti. Vedremo se i progressi saranno solo nei rapporti intergovernativi di alcuni paesi o saranno tradotti in nuove regole, come giustamente auspicato dal Parlamento Europeo lo scorso anno. Posso comunque assicurare che pur non essendo questa una mia specifica competenza, porterò nel collegio della Commissione l'esperienza mia, del mio governo e del mio ministro degli Interni. Abbiamo un contributo interessante da dare". Queste, invece, le parole del commissario europeo agli Affari economici Ue in un'intervista alla Stampa, a proposito delle modifiche all'accordo di Dublino sui migranti. "Ci sono Paesi molto avanzati sulle politiche dell'integrazione, ad esempio la Svezia, ma queste regole non sono decise a livello europeo. La Commissione può dare un contributo rilevante per cambiare le regole sull' asilo e sul controllo delle frontiere; per assistere i paesi di origine delle migrazioni; per sostenere gli accordi di gestione dei flussi come quelli Germania-Turchia e Italia-Libia; per stringere accordi con altri Paesi. Nel rispetto dei principi umanitari e dei valori europei", aggiunge.