Tinagli presidente della commissione Affari economici dell'europarlamento
Tinagli presidente della commissione Affari economici dell'europarlamento
Si realizza così una doppietta italiana in Economia dopo la nomina di Paolo Gentiloni al ruolo di commissario Ue. L'economista ed europarlamentare Pd: "Adesso lavoro di squadra per rivedere le regole di bilancio in un'ottica comune a tutti i paesi dell'Ue"

di Giampiero Di Santo 17/09/2019 09:10

Irene Tinagli, economista ed europerlamentare del Pd, è stata nominata presidente della commissione affari economici e monetari del parlamento europeo. Si realizza così una sorta di doppietta italiana ai piani alti di Strasburgo e Bruxelles, dopo l'approdo di Paolo Gentiloni alla Commissione Ue nel ruolo di commissario per gli affari economici e monetari in sostituzione di Pierre Moscovici. Tinagli, laureata in Economia all'Università Bocconi, nel 2009 ha contribuito alla fondazione di Italia Futura, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo e ha coordinato alcuni dei suoi progetti e campagne, come quella sulla mobilità sociale. Nel 2012 è stata consigliere del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo sulle smart city nel Governo Monti e nel 2013 si è candidata alle elezioni politiche come capolista (eletta) alla vamera dei deputati nella Circoscrizione Emilia-Romagna per la lista Con Monti per l'Italia. Successivamente ha  aderito al gruppo Scelta Civica per l'Italia, si è candidata come Segretario del partito dopo le dimissioni di Stefania Giannini e la sconfitta alle elezioni europee del 2014. Nel febbraio del 2015, insieme ad altri, lascia Scelta Civica e aderisce al gruppo parlamentare del Partito democratico. Alle ultime europee è diventata europarlamentare della commissione affari economici e monetari, e pochi giorni fa si è distinta per avere rivolto alla prossima presidente della Bce, Christine Lagarde, alcune domande sui “green bond”.  Nella sua pagina facebook Tinagli sottolinea di avere chiesto anche ragguagli a Lagarde "sulle cryptovalute". "Sia Mario Draghi a Maggio scorso che lei stessa in audizione, hanno fatto intendere di non considerarle una minaccia per la stabilità del sistema finanziario e assolutamente non una 'concorrenza' per le valute tradizionali", ha osservato Tinagli. " Tuttavia proprio poche settimane fa il governatore della Banca d’Inghilterra ha proposto di istituire una cryptovaluta, sostenuta da una serie di Banche Centrali, che possa sostituire il dollaro come moneta di riferimento internazionale. Le ho chiesto quindi una opinione su questa proposta. Con mia grande sorpresa Lagarde ha risposto di essere molto “intrigata” da questa ipotesi e che sarebbe favorevole a esplorarla e valutarla. Un segnale di apertura che sinceramente non mi aspettavo. Vedremo in futuro se e come questa ipotesi avrà sviluppi", racconta ancora Tinagli. Oggi, in un'intervista rilasciata al quotidiano la Stampa, la presidente della commissione Affari economici e monetari dell'europarlamento ha spiegato che "farà lavoro di squadra" con gli altri due italiani, Gentiloni, appunto, e l'ex europarlamentare e ora ministro dell'Economia nel Conte-bis Roberto Gualtieri. "Ci sarà un lavoro di squadra con gli altri due italiani che saranno impegnati a Briuxelles in una delicata partita", ha sottolineato Tinagli. "Per fare gli interessi del nostro paese, ma anche per il futuro dell'intera Unione europea". Tinagli ha poi risposto a una domanda sulle resistenze di molti paesi dell'Ue nei confronti della nomina di Gentiloni e ha sottolineato che nel suo caso, queste resistenze non ci sono state: "Non mi pare, visto che sono stata eletta per acclamazione", ha osservato. "Penso che il fatto di avere un bagaglio economico abbia aiutato. Magari alcuni colleghi del nord possono avere espresso scetticismo. Non tanto di tipo personale, ma perché, dal loro punto di vista, cominciano a esserci molti italiani con ruoli economici centrali. Certamente c'è chi guarda con timore a questa ritrovata centralità del nostro paese". Tinagli ha anticipato che l'obiettivo comune sarà quello di convincere la Germania a spendere di più per fare ripartiure l'economia dell'Ue e ha sottolineato che "le dichiarazioni di Draghi e il dibattito dell'Ecofin a Helsinki" sono la dimostrazione dell'interesse crescente "a ridiscutere le politiche di bilancio". L'economista ritiene però che la discussione dovrà essere ampia e al tempo stesso prudente perché, ha dichiarato, "la riforma va vista in un'ottica comune, senza tirare troppo la corda da una parte o dall'altra. Dovremo quindi muoverci valutanto tutti i possibili strumenti per favorire gli investimenti e quindi la crescita. Certo, se pensiamo di avere un approccio 'o così o stracciamo tutto', come in passato,allora non si va da nessuna parte. Bisogna rendersi conto che siamo tutti sulla stessa barca e che quindi è interesse comune rivedere le regole", Sull'accettazione della nomina di Gentiloni da parte dell'europerlamento, Tinagli si è detta ottimista: "Mi auguro che Paolo trovi un clima positivo. Vero, tra i membri della commissione Affari economici e monetari dell'europarlamento ci sono preoccupazioni sui grandi temi e tanta curiosità per il modo in cui la Commissione di Bruxelles intendera affrontarli.Ma per Paolo sono abbastanza fiduciosa: ha un profilo di alto livello che gli viene riconosciuto da tutti"