Tensioni tra Governo e Regioni per la stretta sui treni
Tensioni tra Governo e Regioni per la stretta sui treni
L'ordinanza del ministro della Salute, Speranza, sulla capienza dei convogli passeggeri divide i presidenti

03/08/2020 16:43

Sul fronte trasporti scoppiano nuove tensioni tra il Governo e le Regioni. Dopo l'ordinanza con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha stoppato Trenitalia e Italo, pronti a riempire i convogli al massimo della capienza, i governatori procedono in ordine sparso. Dopo Lombardia e Liguria, anche il Friuli-Venezia Giulia ha deciso di coprire il 100% dei posti a sedere. Mentre scelte piú prudenti hanno fatto Regioni con meno contagi, come Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria. Il ministro dem delle Autonomie, Francesco Boccia, rivendica la "massima collaborazione con i presidenti di Regione", ma al tempo stesso, memore di una primavera drammatica e in ansia per l'autunno, ricorda che "ognuno dovrebbe trarre esempio dalle esperienze fatte". Boccia chiede ai presidenti delle Regioni prudenza e massimo rigore: "Stiano attenti, perche chi sbaglia si assume la responsabilitá degli errori fatti. Se dovesse succedere qualcosa, ne risponderanno direttamente. Dal i6 maggio non ci sono piú alibi per nessuno". Il riferimento è al decreto legge
che consente alle Regioni di allentare le misure del governo, sempre che la situazione epidemiologica del territorio lo permetta.

Intanto Giovanni Toti, presidente della Liguria, continua a ritenere la stretta del governo sbagliata nel merito. "Mi sembra che questo governo
continui con una strada e una metodologia veramente spiacevole, con un'ordinanza a metá estate che ci riporta alle conferenze stampa notturne
senza che vi siano piú quelle urgenze di drammaticitá", dice Toti sulle colonne del Corriere della Sera invitanto il governo a convocare nei prossimi giorni la Conferenza delle regioni al fine di trovare delle regole che "vanno bene per tutti" visto che "in un Paese che sta tornando alla normalitá, non si capisce perchè si può fare un aperitivo insieme e non prendere un treno insieme. Questa non è politica e non è nemmeno un modo di governare, nascondendosi dietro i pareri del Cts".