Superbonus allargato ai correntisti
Superbonus allargato ai correntisti
Per il superbonus passaggi di crediti allargati ai correntisti delle banche che non siano consumatori, ma nessuno spazio a nuove proroghe e nessun sforamento per le eccedenze di credito oltre l’anno

di di Cristina Bartelli 01/07/2022 07:43

Per il superbonus passaggi di crediti allargati ai correntisti delle banche che non siano consumatori, ma nessuno spazio a nuove proroghe e nessun sforamento per le eccedenze di credito oltre l'anno. L'emendamento riformulato dal governo con le modifiche sulla disciplina del superbonus alla legge di conversione al decreto aiuti all'esame delle commissioni bilancio e finanze della camera riduce le aspettative. Come anticipato da ItaliaOggi, l'intervento, atteso dai contribuenti e dagli intermediari finanziari, come risolutivo al gelo degli acquisti di crediti delle banche interviene sempre nel perimetro di quattro cessioni prevedendo la possibilità di passare il credito non solo a soggetti vigilati da banca di italia o clienti professionali ma a tutte le imprese, partite Iva, soggetti che non siano consumatori. La condizione acché possa avvenire il passaggio è che il soggetto partita iva sia correntista della banca che cede il credito . La previsione si applica all'entrata in vigore della legge di conversione senza nessuna particolare decorrenza sui crediti cedibili. Nessun intervento invece sia per quanto riguarda una ulteriore proroga per le unifamiliari né tantomento per consentire di utilizzare il credito in eccedenza in compensazione oltre l'anno. Ieri durante i lavori sul decreto sono state approvate anche misure

volte ad alleviare le problematiche che attanagliano i comuni, stretti tra il post emergenza Covid e l'esplosione dei costi energetici, che hanno trascinato con sé i costi dei servizi. Nel primo emendamento, riferito ai termini di approvazione dei rendiconti, è stato accolto il principio della non sanzionabilità del ritardo di presentazione dei rendiconti 2021, da imputare alle difficoltà posto Covid di quell'anno. Con il secondo emendamento si consente ai comuni di utilizzare gli avanzi di gestione 2020 e 2021 per finanziare riduzioni delle tariffe della Tari, che scontano l'aumento degli oneri di gestione derivanti dalle attuali criticità sui mercati dell'energia e delle materie prime.«Il Governo», commenta in una nota Roberto Pella, Capogruppo Commissione Bilancio per Forza Italia e firmatario degli emendamenti, « ha condiviso con noi la necessità di mitigare l'aumento delle tariffe sia alle famiglie che alle imprese derivanti dalle attuali criticità, consentendo l'approvazione di specifiche deliberazioni in riduzione entro il 31 luglio 2022». Infine è stato approvato un emendamento a firma di Azzurra Cancelleri (M5S) diventa strutturale, e non più provvisoria (da rinnovare di anno in anno) la compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione con i debiti derivanti da cartelle esattoriali. Con riferimento alla tipologia di crediti compensabili, oltre a quelli previsti dalla disciplina ordinaria, ovvero relativi a somministrazione, forniture e appalti, la disciplina speciale si estende ai crediti derivanti da prestazioni professionali inseriti nella piattaforma del ministero dell'Economia e delle finanze dei crediti commerciali certificati.