Salvini-Lamorgese, scontro sul killer di Nizza: "Il ministro si dimetta"
Salvini-Lamorgese, scontro sul killer di Nizza: "Il ministro si dimetta"
Il leader del Carroccio chiede alla titolare del Viminale di lasciare l'incarico per "manifesta incapacità" dopo la scoperta del transito per Lampedusa del ventunenne tunisino Brahim Aoussaoui, il cui ruolo di protagonista dell'uccisione di due uomini e una donna è stato confermaot dalla famiglia

di redazione Roma 30/10/2020 14:38

Il killer di Nizza, l'accoltellatore che ha ucciso passanti a caso nelle strade della città francese, è stato smascherato dai suoi parenti, che ricevuta dall'assassino via smartphone una foto della cattedrale teatro dell'eccidio hanno denunciato alla polizia Brahim Aoussaoui il giovane tunisino approdato in Italia a Lampesusa e successivamente espulso. Per ora, insomma, le indagini proseguono e si cercano ulteriori conferme, mentre in Italia le polemiche alimentate dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, sono salite di tono. Tanto che la titolare del Viminale, chiamata in causa direttamente dal numero uno del Carroccio, ha deciso di rispondere per le rime. 

Salvini, del resto, non ha risparmiato accuse a Lamorgese: "Continuo a chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno, per evidente e palese incapacità. E' sbarcato un mese e mezzo fa e poi scomparso. La domanda è quanti altri sono scomparsi? Noi lo abbiamo chiesto. Da quella nave ne scesero 640, quanti sono ancora in Italia e quanti sono scomparsi?" .

Lamorgese ha replicato immediatamente: "Questo è un attacco all'Europa, non c'è nessuna responsabilità del governo. E' il momento di fermare le polemiche. Ripeto, responsabilità non ce ne sono da parte nostra, ho sentito che si parla dei decreti sicurezza che abbiamo modificato ma devo dire che i decreti sicurezza hanno creato insicurezza perché hanno messo in strada 20mila persone che sono dovute uscire dal sistema dell'accoglienza", ha aggiunto Lamorgese.

Si è intanto saputo che il  21 enne tunisino, autore dell'attacco di ieri mattina alla cattedrale di Nizza, aveva detto al fratello che vive in Tunisia di "voler passare la notte davanti alla basilica", ha raccontato lo stesso fratello ad Al Arabiya. L'uomo ha anche inviato una foto dell'edificio. La famiglia ha confermato che "quello che abbiamo visto nelle immagini è lui, il nostro figlio". "Mi telefonò non appena arrivato in Francia", ha spiegato la madre. Un vicino di casa ha detto che prima di abbandonare il Paese "aveva fatto diversi lavori".  La Tunisia ha fermamente condannato l'attacco terroristico e la procura antiterrorismo della capitale ha aperto un'indagine per fare chiarezza sui contatti e la vita di Aoussaoui in Tunisia. Alcuni familiari sarebbero già stati sentiti dagli inquirenti.

Un uomo di 47 anni, sospettato di aver avuto contatti con l'aggressore che ha ucciso ieri 3 persone nella basilica di Notre-Dame-de-l'Assomption a Nizza, è stato posto in stato di fermo. Lo si apprende stamattina da fonti giudiziarie, che invitano alla prudenza sulla natura dei rapporti fra i il terrorista e il fermato. Il tunisino Brahim Aoussaoui, 21 anni, continua ad essere in prognosi riservata in ospedale, dopo un'operazione subita ieri dopo che i poliziotti accorsi nella cattedrale hanno aperto il fuoco su di lui. 

Oggi  il presidente francese Emmanuel Macron riunisce un consiglio di Difesa per introdurre misure di sicurezza rafforzate dinanzi al moltiplicarsi degli attacchi. Dinanzi alla basilica di Notre-Dame de l'Assomption, brillano tante candele in memoria delle tre vittime - un uomo e due donne - e per tutta la mattinata sono continuate a giungere corone di fiori.