Salvini dà i numeri: pronta la nostra manovra da 50 miliardi
Salvini dà i numeri: pronta la nostra manovra da 50 miliardi
Il leader della Lega chiede le urne e grida all'inciucio: in queste ore stanno ragionando di poltrone e di giochi di palazzo. poi l'attacco al Pd: nel documento della direzione è sparito il taglio dei parlamentari

21/08/2019 14:16

La Lega e Matteo Salvini ragionano gà da forza di opposizione. Il leader del Carroccio, non vedendo più margini di ricomposizione coi Cinque Stelle, chiede le urne e grida all'"inciucio" tra l'ex alleato e il Pd. Incontrando i giornalisti in una pizza Montecitorio deserta, subito dopo la riunione coi deputati della Lega, il capitano punta il dito verso il Nazareno, da dove è emersa all'unanimita' l'apertura a un Esecutivo coi pentastellati. "Mentre altri in queste ore stanno ragionando di poltrone e di giochi di palazzo, noi abbiamo definito la manovra economica che, se si vota, la Lega e' in grado di offrire agli italiani", ha attaccato Salvini; manovra, ha ribadito, "fondata su un taglio di tasse, investimenti e opere pubbliche per 50 mld". "Leggo che altri si accontentano di non aumentare l'Iva - ha osservato il leader della Lega riferendosi ai punti avanzati dalla Direzione del Pd -: il mondo dell'impresa, della produzione, del lavoro italiano ha bisogno di pagare meno tasse". A chi gli chiedeva con quanto deficit si dovrebbe fare questa manovra, Salvini ha tagliato corto: è un argomento "da contrattare con l'Unione europea".Argomento che Salvini ha invece più tardi a Montecitorio. "Nel programma della Lega non c'è l'uscita da qua o da là, c'è una ipotesi di revisione delle regole europee che mi pare venga anche da altri". Lo ha affermato Matteo Salvini, incontrando i giornalisti a Montecitorio, e spiegando che con la manovra da 50 miliardi su cui sta impostando la comunicazione di queste ore il deficit "sarebbe ampiamente sotto il 3%". Nelle stesso ore, Claudio Borghi affermava ad un settimanale tedesco che uscire dall'euro sarebbe vantaggioso per l'Italia. Il segretario della Lega ha poi elencato i punti della manovra che sta promettendo in questi giorni: "Per le clausole Iva ci sono 23 miliardi, ma noi ne calcoliamo 18-19 per effetto dei maggiori consumi dovuti al mancato aumento; poi ci sono 15 miliardi verso quota 15%, il taglio delle tasse per il ceto medio; 5 miliardi di investimenti in infrastrutture: scuole, ponti, viadotti...; 6 miliardi per la natalità, la famiglia e la disabilità; 3 miliardi per il taglio di Tasi e Imu; 2 miliardi per proseguire Quota 100 e avvicinarci a Quota 41". Sul fronte delle entrate, "dalla 'pace fiscale 2' stimiamo 5 miliardi, al ribasso; 4 miliardi dai risparmi sulla prima versione di Rdc e Quota 100; 4 miliardi dalla fatturazione elettronica; 4 miliardi di rispami su interessi e dividendi di Bankitalia"; e poi "maggiori incassi fiscali dovuti ad una manovra fiscali" che Salvini non quantifica. Le somme danno 50 miliardi di minori entrate o maggiori spese, 17 miliardi di maggiori entrate o minori spese. Il risultato, per Salvini, sarà "un deficit accettabile, comunque più basso di quello fatto dalla Francia" e "ampiamente sotto il 3%".

"Lasciamo agli altri i discorsi sulle poltrone, noi le abbiamo rimesse in mano al popolo italiano", ha rincarato il leader leghista, "speriamo che si voti il prima possibile perche' qualunque Governo nasca e' un Governo contro: e' un Governo contro la Lega e contro il futuro". Altro punto del documento del Pd criticato da Salvini e' quello delle riforme. "Sparisce il taglio dei parlamentari", fa notare, "ma come? I Cinque Stelle fino a ieri han detto che era fondamentale tagliare i parlamentari, e nelle prposte del Pd c'e' subito lo sberlone: niente referendum e niente taglio dei parlamentari". Salvini ha quindi ribadito la compattezza della Lega e, davanti al portone della Camera chiuso, apprestandosi a una foto opportunity coi deputati e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti a fianco, e' tornato a definire un eventuale Governo Pd-M5S come a un "inciucio senza senso".