All'incontro di domani mattina con il governo "porteremo la proposta di emissione speciale di titoli di Stato per gli italiani con condizioni vantaggiose per chi sosterrà questi 'titoli di guerra'". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa: "Preferisco indebitarmi con gli italiani piuttosto che mettere a garanzia ospedali, pensioni e futuro dei nostri figli", ha spiegato il numero uno del Carroccio. In questo momento "la parola debito non è più una bestemmia, ma c'è modo e modo di fare debito”, ha osservato ancora il leader leghista. “Possiamo infilare l'Italia nel tunnel del Mes, da cui uscirebbe solo con una patrimoniale, oppure scegliere un'altra strada". Salvini ha anche lanciato la proposta di una pace “fiscale ed edilizia”, “un reset totale”, e di mettere subito “duecento miliardi in campo per fronteggiare l’emergenza coronavirus”. "L'unica via è un nuovo patto sociale, altro che sospendere due cartelle fiscali. Dobbiamo ricominciare tutto daccapo o non ne usciremo", ma non mi faccia dire la parola condono che poi mi saltano tutti in testa", ha detto rivolto al direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, che lo ha intervistato. “Mi riferisco al sottotetto, alla grondaia o ai due due metri di veranda, non alla costruzione di una casa su un vulcano”, ha poi spiegato nel corso di una conferenza stampa con Alberto Bagnai e Claudio Durigon. “Non stiamo proponendo condoni tombali, ma chiediamo di smaltire gli arretrati, siamo in tempi di guerra e i cavilli vanno superati. Il 2020 sia l’anno della pace fiscale ed edilizia”. Domani, quindi, Salvini per la Lega, l’ex presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, e la leader di Fdi Giorgia Meloni, sottoporranno al premier Giuseppe Conte le loro proposte per superare la terribile crisi provocata dal coronavirus. Un premier e un governo che secondo Salvini non sono all’altezza della situazione, ma che comunque per ora restano alla guida del paese: “Nell'emergenza - afferma Salvini - chi è a bordo di un bus si deve affidare al guidatore, non ha alternative. Ma quando si arriva a destinazione, e presto ci arriveremo, i passeggeri giudicano se l'autista si è comportato bene, se è stato all'altezza. E a fine corsa il loro giudizio sarà giusto, cioè severo, non ne dubito". Quanto all'Europa, dopo l'attribuzione dei pieni poteri a Orban in Ungheria, il leader della Lega afferma: "A me dell'Unione europea preoccupa quello che sta succedendo a Berlino e a Bruxelles, non a Budapest". E aggiunge: "Abbiamo detto che ci sta bruciando la casa e loro ci hanno risposto: tra quindici giorni decideremo se e come mandarvi i pompieri, le sembrano amici affidabili”?
Sulla pace fiscale ed edilizia, come ampiamente immaginabile, è arrivata subito la reazione negativa di Sinistra Italiana-Leu, tramite Nicola Fratoianni: “Salvini ci riprova, e approfittando del dramma sociale ed economico del Covid-19, rilancia condoni a go go. Fisco, edilizia. Via regole e controlli. È il modo peggiore di reagire a questa crisi. "Strizzare l'occhio a furbetti e mascalzoni oggi fa ancora più tristezza.