Dal credito d'imposta a valere sulle rimanenze delle industrie del tessile e della moda alle agevolazioni fiscali e contributive per l'agricoltura e la pesca, passando per gli aiuti alle imprese che organizzano feste e cerimonie nonché a quelle che partecipano a fiere all'estero. Sono queste le principali novità apportate dalla legge n. 77/2020 (in Gazzetta Ufficiale, S.O. n. 25/L del 18 luglio 2020) di conversione del decreto Rilancio (n. 34/2020), con cui il legislatore ha implementato il sistema di aiuti a beneficio delle imprese colpite dal Covid-19.
Credito d'imposta sulle rimanenze dell'industria tessile e moda. Alle imprese dell'industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria (settore tessile, moda e accessori) viene riconosciuto un credito d'imposta del 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino, nei settori contraddistinti da stagionalità e obsolescenza dei prodotti.
Il valore del magazzino dovrà essere eccedente la media del medesimo valore registrato nei tre periodi d'imposta precedenti a quello in corso alla data di entrata in vigore del dpcm 9 marzo 2020 (10 marzo 2020). Il metodo e i criteri applicati per la valutazione delle rimanenze finali nel periodo d'imposta di spettanza del beneficio dovranno essere omogenei rispetto a quelli utilizzati nei tre periodi d'imposta considerati ai fini della media (controlli sulla base dei bilanci). Per le imprese non soggette a revisione legale e prive di collegio sindacale occorre una certificazione della consistenza delle rimanenze rilasciata da un revisore legale indipendente. Il credito d'imposta è utilizzabile solo in compensazione nel periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio. Criteri e modalità di attuazione da stabilirsi con decreto ministeriale.
Contributi per chi organizza eventi e cerimonie. A favore delle imprese operanti nei settori ricreativo e dell'intrattenimento, nonché dell'organizzazione di feste e cerimonie, sono previsti contributi a fondo perduto nel limite di spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2020. Verranno privilegiate le imprese con una riduzione del fatturato su base mensile pari almeno al 50% rispetto a quello del 2019. Criteri e modalità di attuazione da stabilirsi con decreto ministeriale (in subordine all'autorizzazione della Commissione europea).
Bonus fiscale per fiere. Le risorse relative al credito d'imposta destinate per l'anno 2020 anche alle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all'estero che siano state disdette a causa del Covid-19, sono incrementate di 30 milioni di euro per l'anno 2020. Tali somme aggiuntive sono destinate alle imprese diverse dalle pmi e agli operatori del settore fieristico, con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall'annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere in Italia.
Rinegoziazione dei finanziamenti per la ricerca. In relazione ai finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (legge 311/2004), le imprese potranno richiedere la rinegoziazione del piano di ammortamento sia del finanziamento agevolato del Fondo rotativo, sia di quello bancario associato, sino alla durata massima complessiva di 25 anni. La richiesta scritta deve essere corredata della dichiarazione di un professionista indipendente (avvocato, commercialista, ecc.) designato dall'impresa o di un istituto di credito, attestante che la rinegoziazione del piano di ammortamento del finanziamento agevolato e di quello bancario associato assicura la continuità aziendale dell'impresa, nonché il rimborso di entrambi i finanziamenti.
Rivalutazione beni delle coop agricole. Le cooperative agricole e i loro consorzi mutualistiche ex art. 2514 c.c. possono rivalutare beni di impresa e partecipazioni fino alla concorrenza delle perdite dei periodi precedenti computabili in diminuzione del reddito, senza assolvere alle imposte sostitutive, nel limite del 70% del loro ammontare. Le perdite utilizzate in tal senso non potranno essere utilizzate in diminuzione del reddito (operatività legata all'autorizzazione della Commissione europea).
Aiuti per agricoltura e pesca. A favore delle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole nonché dell'allevamento, dell'ippicoltura, della pesca e dell'acquacoltura, viene riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Criteri e modalità di attuazione da stabilirsi con decreto ministeriale, dopo l'autorizzazione della Commissione europea. Alle imprese agricole e agro-alimentari potrà inoltre essere concesso un contributo a fondo perduto fino a 100 mila euro e dell'80% delle spese ammissibili, per finanziare lo sviluppo di processi produttivi innovativi, l'agricoltura di precisione, la tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain, nei limiti del de minimis (operatività subordinata a decreto ministeriale). Sono previsti aiuti anche a favore delle filiere in crisi del settore zootecnico e della pesca, tra cui un'indennità di 950 euro per il mese di maggio 2020 ai pescatori autonomi non titolari di reddito di pensione.
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