Professionisti, bonus di 1000 euro in automatico
Professionisti, bonus di 1000 euro in automatico
Bonus di mille euro in automatico ai professionisti iscritti alle casse private. Per godere delle indennità di maggio non sarà necessario inviare una nuova domanda visto che gli importi andranno a tutte le partite iva che hanno già fruito dei bonus di marzo e aprile

di di Michele Damiani 06/08/2020 08:00

Bonus di mille euro in automatico ai professionisti iscritti alle casse private. Per godere delle indennità di maggio non sarà necessario inviare una nuova domanda visto che gli importi andranno a tutte le partite Iva che hanno già fruito dei bonus di marzo e aprile. Per coloro che non avessero ricevuto i 600 euro previsti dal Cura Italia e dal Rilancio, sarà comunque possibile richiedere i 1.000 euro di maggio nel rispetto degli stessi vincoli reddituali già stabiliti dal Ministero del lavoro. È quanto si apprende dalla bozza del decreto Agosto, il nuovo provvedimento dell'esecutivo da circa 25 miliardi di euro. Come anticipato da ItaliaOggi del 3 agosto scorso, le regole attese dalle Casse private per poter erogare il bonus di maggio non sono state inserite in un decreto interministeriale come previsto dal decreto Rilancio, ma verranno quindi introdotte con il prossimo provvedimento governativo.

Ai soggetti già beneficiari delle indennità previste dall'articolo 44 del dl Cura Italia (liberi professionisti iscritti alle casse private con un reddito nel 2018 inferiore a 35.000 euro o a 50.000 euro che però avesse visto «sospesa, cessata o ridotta la propria attività, ovvero che avessero ridotto del 33% il fatturato del primo trimestre 2020) la medesima indennità è erogata in via automatica per il mese di maggio 2020 e, per tale mese, la stessa è elevata all'importo di 1.000 euro”, si legge nella bozza del dl Agosto. Per coloro che invece non avessero goduto dei vecchi bonus, sarà possibile accedere a quello di maggio nel rispetto degli stessi limiti reddituali. Ancora una volta, il governo ha deciso di adottare un approccio diverso sulle indennità alle partite iva: i professionisti iscritti all'Inps, infatti, non avevano limiti di reddito o di fatturato per i primi bonus ma dovevano dimostrare un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 per accedere ai 1.000 euro di maggio; gli ordinistici, invece, avevano il limite reddituale già previsto per i bonus di marzo e aprile ma non ne avranno, come detto, di nuovi per quello di maggio. Il costo del beneficio, almeno secondo quanto scritto nella bozza, ammonterebbe a 530 milioni di euro, quindi le indennità andrebbero a una platea massima di 530.000 professionisti.

Stagionali e turismo. Se i professionisti iscritti alle casse private ancora aspettano il bonus di maggio, alcune tipologie di lavoratori si appresta a ricevere delle indennità per i mesi di giugno e luglio. Si tratta dei lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 a cui andranno altri 600 euro per ulteriori due mesi. Stessa cosa per i lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali. Seicento euro per giugno e luglio anche a: lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quello del turismo che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020; lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio con un reddito annuo 2019 derivante dalla sua attività superiore ai 5.000 euro. Nel turismo, infine, ci saranno bonus anche a favore dei lavoratori dipendenti a tempo determinato che abbiano avuto contratti di almeno 30 giorni nel settore nel 2019 e nel 2018.

Spettacolo. Rinnovati i sostegni anche per il settore dello spettacolo. Ai soggetti iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo andranno 600 euro per i mesi di giugno e luglio nel rispetto dei vincoli già fissati per la medesima indennità dal Cura Italia, ovvero un reddito 2019 non superiore a 50.000 euro. Le indennità andranno anche ai redditi non superiori ai 35.000 euro che abbiano maturato almeno sette contributi giornalieri nel 2019. Previsto uno stanziamento superiore ai 900 milioni di euro i bonus ai non iscritti alle casse private.