Pnrr, Giorgetti: entro fine anno centreremo il traguardo. Gentiloni: riusciremo a portarlo a termine
Pnrr, Giorgetti: entro fine anno centreremo il traguardo. Gentiloni: riusciremo a portarlo a termine
Il ministro dell'Economia: In questi giorni stiamo lavorando intensamente per conseguire i 55 obiettivi del secondo semestre 2022, per poter presentare a Bruxelles la terza richiesta di pagamento entro la fine di dicembre prossimo

02/12/2022 10:13

"In questi giorni stiamo lavorando intensamente per conseguire i 55 obiettivi del secondo semestre 2022, per poter presentare a Bruxelles la terza richiesta di pagamento entro la fine di dicembre prossimo. Siamo già a buon punto e centreremo sicuramente anche questo traguardo". Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze, nel corso dell'evento annuale sul Pnrr in corso a Roma organizzato dal governo e della Commissione europea- Giorgetti ha ricordato che i precedenti obiettivi sono stati raggiunti, grazie all'impegno di tutte le amministrazioni e che complessivamente l'Italia ha finora ricevuto 67 miliardi di euro. "Abbiamo presentato la prima e la seconda richiesta di pagamento alla Commissione europea nei tempi previsti. Questo - ha spiegato - ci ha permesso di ricevere un totale di 42 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti i 24,9 miliardi di euro ricevuti quale prefinanziamento iniziale. "Voglio ringraziare la Commissione europea per il prezioso e continuo supporto che ci assicura per il successo del nostro Pnrr, il cui positivo impatto non sarà limitato solo all'economia e alla società italiana, ma sarà un volano importante anche per l'economia di tutta l'Unione europea", ha aggiunto Giorgetti. "Il Piano è, in estrema sintesi, la più grande occasione che abbiamo oggi per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo e rimuovere gli ostacoli che hanno bloccato lo sviluppo del Paese negli ultimi decenni, criticità che la stessa Commissione europea ha evidenziato più volte nei suoi rapporti annuali". 

All'evento presente anche il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni. "Il Pnrr è un pò un tormentone, dobbiamo interpretarlo come una missione nazionale. Il governo è certamente fondamentale e ha un ruolo essenziale, però abbiamo bisogno del protagonismo degli enti locali, del mondo del lavoro e delle imprese. Se ne facciamo una missione nazionale possiamo portarlo a termine e la Commissione europea sarà a disposizione per fare questo lavoro nel miglior modo possibile", ha detto. "Sull'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il governo attuale, così come quello precedente "sta lavorando bene", ha poi riferito, aggiungendo che "finora il nostro Paese ha dimostrato grande capacità di mantenere gli impegni. Dobbiamo dare atto al governo precedente di aver lavorato bene. Il governo attuale sta lavorando altrettanto bene. La missione della Commissione - ha spiegato Gentiloni - ha verificato in questi due giorni il livello di impegno straordinario che c'è da parte di tutte le nostre amministrazioni".

"E' evidente che contemporaneamente abbiamo bisogno di dare risposte in termini di accelerazione della spesa", ha invece sottolineato il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, intervenuto all'evento annuale Pnrr 2022. "È stato detto, e non mi sembra che su questo terreno si possa aprire una discussione o una polemica, che il piano è articolato in due fasi - ha spiegato Fitto - cioè una prima fase ragionevole, quella del raggiungimento degli obiettivi indicati all'interno delle riforme, quindi più di carattere legislativo-amministrativo e ora se ne apre un'altra, molto più impegnativa perchè si tratta di mettere a terra questi progetti e spendere queste risorse. E quindi ci inseriamo in un sistema complesso che ha bisogno di un forte processo di semplificazione e di accelerazione della spesa per migliorare la qualità della spesa ma anche l'efficacia della spesa".

"L'inflazione pesa in maniera decisa sui progetti del Pnrr", ha sottolineato, invece, il ministro per l'Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aggiungendo che "alcuni cambiamenti li dobbiamo certamente fare. La revisione del Pnrr di cui tanto si discute è una revisione che con la Commissione europea va valutata rispetto a quello che è cambiato complessivamente. Sono cambiate alcune finalità, ci siamo anche accorti di avere alcuni punti che possono essere migliorati". "Quando sono state previste le opere del Pnrr noi non avevamo l'8-10% di inflazione e su quelle che sono le opere del nostro ministero che sono opere sostanziali, l'effetto del maggior costo delle materie prime è dirompente. Ho chiesto al dipartimento Pnrr del ministero di fare una stima puntuale rispetto alle misure previste e ci dice che su 34,7 miliardi a oggi si può ragionare su 39 mld in più con inflazione all'8%", ha detto Pichetto.