"Le misure di razionalizzazione programmate sono state, in linea generale, attuate, pur registrandosi ipotesi di incompiuta o ritardata conclusione di alienazioni e procedure di liquidazione avviate da tempo e non ancora concluse". E` quanto si legge nel referto, approvato dalle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, sui piani di revisione delle partecipazioni societarie detenute dalle amministrazioni dello Stato e dagli altri enti pubblici nazionali, tra cui gli ordini e le federazioni professionali, attributi alla competenza della magistratura contabile.
Dagli accertamenti istruttori condotti dalla Corte emergono, all`interno di un quadro di prevalente osservanza delle disposizioni introdotte dal testo unico delle società pubbliche, alcuni profili di non conformità al dettato legislativo. In particolare, oltre a ipotesi di omessa o ritardata approvazione dei provvedimenti di revisione o di difformità negli organi interni competenti all`adozione, sono stati rilevati, in alcune fattispecie, incompleta valutazione dei parametri di razionalizzazione individuati dalla legge e/o carenze motivazionali a supporto del mantenimento di partecipazioni.
Abbastanza frequenti sono stati, inoltre, l`inadempimento all`adozione e pubblicazione, da parte delle amministrazioni socie, di obiettivi specifici per i costi di funzionamento e del personale delle società controllate, nonché l`omessa o incompleta adozione della delibera assembleare motivata a fondamento dell`opzione di un organo di amministrazione collegiale.