Nel 2019 le imprese del Belgio hanno trasferito nei paradisi fiscali oltre 172 mld
Nel 2019 le imprese del Belgio hanno trasferito nei paradisi fiscali oltre 172 mld
La maggioranza dei pagamenti effettuati aveva come destinazione gli Emirati arabi uniti, seguiti da Uzbekistan, isole Cayman, Bermuda e Turkmenistan. Un numero importante di transazioni è partito da istituzioni finanziarie

di Elena Galli 27/02/2020 16:34

Nel corso dell’anno fiscale 2019 imprese e società del Belgio hanno trasferito la bellezza di oltre 172 miliardi di euro verso i paradisi fiscali più noti. E un numero importante di transazioni è partito da istituzioni finanziarie.
Secondo quanto riporta il quotidiano L’Echo, la maggioranza dei pagamenti effettuati aveva come destinazione gli Emirati arabi uniti, seguiti da Uzbekistan, isole Cayman, Bermuda e Turkmenistan.
In Belgio, ricorda il quotidiano, le imprese sono obbligate a dichiarare al fisco tutti i pagamenti sopra i 100 mila euro effettuati verso una trentina di paradisi fiscali. Nel corso del 2019 lo hanno fatto 790 società, un numero in calo rispetto agli anni precedenti.
Nel 2018 la somma dichiarata sfiorava i 207 miliardi. I 172 miliardi del 2019 si situano comunque al di sopra dei 129,9 miliardi del 2017 e agli 82,8 del 2016.
“Queste somme, particolarmente elevate, sono la migliore dimostrazione del fatto che imprese e gruppi continuano a utilizzare delle entità nei paradisi fiscali”, ha spiegato a L’Echo Axel Haelterman, docente di diritto tributario all’Università Cattolica di Lovanio. “Si pensava che il fenomeno fosse in via di esaurimento nel mondo fiscale, ma non è stato così”. In ogni caso, “il fisco deve continuare a seguire questi dossier per assicurarsi che non ci sia qualcosa sotto”.
“Non possiamo parlare di frode né di denaro sporco, dal momento che si tratta di pagamenti dichiarati”, ha sottolineato il portavoce dell’amministrazione fiscale belga, Francis Adyns, che ha spiegato: “Tutte le transazioni vengono passate al setaccio”.
Salta all’occhio, in ogni caso, che i 172 miliardi rappresentano una somma estremamente elevata in rapporto, per esempio, all’ammontare delle importazioni belghe dagli Emirati, che nei primi undici mesi del 2019 non hanno superato 1,2 miliardi di euro. Marginale anche l’import dagli altri paradisi fiscali: qualche milione di euro per Uzbekistan e Turkmenistan e meno di 100 mila euro per Bermuda e Cayman. “Non c’è nessuna statistica sui settori economici interessati da questi pagamenti”, ha precisato il portavoce dell’amministrazione fiscale belga. “Tuttavia un numero importante di transazioni parte da istituzioni finanziarie”.