Morandi, Aspi esclusa dalla ricostruzione. Il Tar: sul ricorso decida la Consulta
Morandi, Aspi esclusa dalla ricostruzione. Il Tar: sul ricorso decida la Consulta
Per il Tribunale amministrativo ligure il decreto, poi legge Genova che aveva estromesso Autostrade dalla demolizione e ricostruzione presenta dei profili di potenziale violazione costituzionale

06/12/2019 12:16

Il decreto, poi legge Genova che aveva estromesso Autostrade dalla demolizione e ricostruzione del novo Ponte Morandi presenta dei profili di potenziale violazione costituzionale e per questa ragione il Tar della Liguria cui si era rivolta Autostrade, ha deciso di trasmettere alla Corte Costituzionale il quesito e nell'attesa ha sospeso il giudizio sul ricorso presentato da Aspi affinché fosse annullato il decreto Genova. E' la decisione arrivata questa mattina dall'ordinanza depositata dai giudici del Tribunale amministrativo regionale che hanno dichiarato "rilevante e non manifestamente infondata, ai sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale". La lunga e articolata ordinanza ha preso in seria considerazione le criticità della legge evidenziate dai legali di Aspi. Scrive il Tar: "L'esclusione dalle attività relative, in senso ampio, alla demolizione e ricostruzione dell'infrastruttura, unitamente all'imposizione di prestazioni patrimoniali di ingente importo, statuite ex lege, paiono configurare, infatti, una restrizione della libertà di iniziativa economica che, in assenza di previ accertamenti in ordine alla responsabilità dell'evento, non pare giustificata dall'esigenza di tutelare eventuali interessi di rango costituzionale". E più avanti: "In ogni caso, non è possibile evincere con sufficiente chiarezza dalle disposizioni contestate la ragione per la quale l'interesse pubblico perseguito dal legislatore (alla più celere e completa ricostruzione dell'infrastruttura) sarebbe stato meglio tutelato sottraendo la competenza del ripristino alla concessionaria, anziche' consentendo a quest'ultima di adempiere agli obblighi previsti in forza del rapporto concessorio". Ragion per cui "in relazione a tutto quanto precede, il giudizio deve essere sospeso e gli atti vanno trasmessi alla Corte costituzionale, essendo rilevante e non manifestamente infondata, nei limiti e per le ragioni esposte, la questione di legittimità costituzionale". Fra le possibili violazioni Costituzionali sollevate dai legali di Aspi quelli dell'eguaglianza davanti alla legge e della libera iniziativa economica.