Migranti, la Francia avverte l'Italia: "No navi Ong? Allora niente ricollocamenti"
Migranti, la Francia avverte l'Italia: "No navi Ong? Allora niente ricollocamenti"
Bisogna ricordare a tutti qual è il diritto del mare, evidenziare che le Ong che operano nel Mediterraneo si trovano lì evidentemente per salvare le persone e in nessun caso possono essere equiparate a organizzazioni di passaggio

di redazione Roma 25/11/2022 16:24


 

"Se l'Italia non prende navi, non accetta la legge del mare, non c'è più motivo di fare i ricollocamenti. Non possono Francia e Germania al tempo stesso prendere i migranti delle navi e fare i ricollocamenti". Così il ministro dell'Interno francese, Gerard Darmanin ha messo i puntini sulle I sulla vicenda della nave Ocean Viking e le sue consegunze prima di incontrare il collega italiano Matteo Piantedosi in occasione dalle riunione dei ministri dell'Interno dell'Ue: "Bisogna ricordare a tutti qual è il diritto del mare, evidenziare che le Ong che operano nel Mediterraneo si trovano lì evidentemente per salvare le persone e in nessun caso possono essere equiparate a organizzazioni di passaggio e, infine, bisogna ricordare che i Paesi del Sud del Mediterraneo devono aprire i loro porti perchè a volte ci sono imbarcazioni delle ong che attraversano le loro acque territoriali e alle quali non vengono aperti i porti", ha detto.


E' cominciata così, insomma, la giornata che si concluderà con una riunione che servirà per mettere sul tavolo il piano di azione per il Mediterraneo centrale proposto dalla commissione europea. Commissione che è già al, lavoro su un piano per la rotta  che -  rotta balcanica.

Fonti vicine al titolare del Viminale fanno sapere che " la convocazione di un Consiglio straordinario Ue dei ministri dell'Interno e la bozza di Piano d'Azione proposta dalla Commissione europea rappresentano un segnale di grande attenzione per le esigenze del nostro paese, riportando finalmente la questione al centro della discussione. La situazione impone però di agire con tempestività e l'appuntamento di oggi deve rappresentare il necessario punto di partenza per assumere decisioni su un dossier complesso che va affrontato con politiche comuni Ue".

Quanto ai ricollocamenti dei migranti, secondo la commissaria europea lva Johansson "funzionano, vanno solo velocizzati . Non è vero che il meccanismo di solidarietà con i ricollocamenti volontari non stia funzionando. Facciamo il trasferimento su base più o meno giornaliera o almeno settimanale. Quello che dobbiamo fare è migliorare la velocità perché abbiamo visto alcuni colli di bottiglia nei sistemi su questo", ha detto Johansson nonostante i soli 117 migranti sugli 8.000 promessi che da giugno a oggi hanno lasciato l'Italia per Francia, Germania e Lussemburgo. 

Si discute anche un nuovo codice di condotta per le navi umanitarie. Lo conferma la vicepresidente della commissione Ue Margaritis Schinas. "Dobbiamo lavorare con le Ong, ma in modo ordinato, in modo da rispettare anche i nostri Stati membri e strutturare le operazioni di ricerca e salvataggio in un metodo costruttivo", ha aggiunto. "Se questo richiede un quadro più strutturato, come un codice di condotta, lo sosterremo", ha aggiunto Schinas che non crede invece nella possibilità di aprire hotspot in Africa dove filtrare i migranti facendo partire per l'Europa solo chi ha i requisiti per l'asilo. "La Commissione precedente ha provato questo metodo e non ha funzionato. Non vedo come possa funzionare ora"