Mattarella: la violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani. Meloni: governo in prima linea
Mattarella: la violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani. Meloni: governo in prima linea
Il messaggio del presidente della repubblica in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero. La premier: tre pilastri d'azione: prevenzione, protezione e certezza della pena

25/11/2022 09:28

"La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà". Così il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "Le cronache quotidiane ne danno triste testimonianza e ci ricordano che ci sono Paesi dove anche chi denuncia e si oppone alle violenze è oggetto di gravi ed estese forme di repressione. Sono narrazioni dolorosissime, sino alle aberrazioni in quei territori che vivono situazioni di guerra ove le donne diventano ancora più vulnerabili e sono minacciate da violenze che possono sfociare nella tratta di esseri umani o in altre gravi forme di sfruttamento", aggiunge il capo dello Stato. "Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione - sottolinea Mattarella - sono questioni che interpellano la libertà di tutti. La violenza di genere, nelle sue infinite declinazioni, dalla violenza fisica, psicologica, economica, fino alla odierna violenza digitale, mina la dignità, l'integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali sovente, non si risolvono a sporgere denuncia. Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero. Un'azione efficace per sradicare la violenza contro le donne - conclude Mattarella - deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l'educazione all'eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione".

"I dati che riguardano le violenze sulle donne continuano a rappresentare un dramma nazionale. Come governo, abbiamo molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d'azione: prevenzione, protezione e certezza della pena", scrive in un post su Facebook, la premier Giorgia Meloni. "Questo esecutivo rifinanzierà i centri antiviolenza e le case rifugio; ci impegneremo per attuare la legge 53 del 2022 sulla raccolta dei dati statistici in merito alle violenze che le donne subiscono, che ancora necessita dei decreti attuativi e di attività tecniche. Faciliteremo l'adozione di protocolli e migliori pratiche nei tribunali per un'applicazione sempre più efficace della normativa sul 'codice rosso'", aggiunge. "Lavoreremo per garantire la certezza della pena, per potenziare le misure di protezione delle vittime e rafforzare il ricorso allo strumento dei braccialetti elettronici, che spesso non vengono applicati perché semplicemente non ce ne sono. Questo Governo è in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio. Lo dobbiamo alle tante vittime, spesso senza giustizia, e a chi ancora oggi è costretta a subire queste barbarie. Siamo e saremo sempre al vostro fianco", conclude Meloni.

'Non dimentichiamo che oggi è la giornata contro la violenza sulle donne: sappiamo perfettamente quanto la violenza parli di emarginazione e di marginalizzazione della componente femminile dal mercato del lavoro. Le donne lontane dal lavoro sono piu' fragili, meno informate e più esposte: dovrà essere posta un'attenzione specifica al cluster donne e giovani che all'interno del reddito di cittadinanza rischiano di rimanere ai margini'. Così Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, a margine del primo Forum Innovazione organizzato a Roma da Inail.

“La giornata mondiale contro la violenza sulle donne porta con sé riflessioni e una diffusa preoccupazione", ha detto Antonello Giannelli, Presidente dell'Associazione nazionale presidi (ANP). "Ci chiediamo tutti, come singoli, che cosa possiamo fare per porre fine a questa violenza, oramai quasi quotidiana. La scuola ancora una volta sente la responsabilità di agire, di dover dare un segnale forte continuando a portare in classe l’educazione alla parità tra i sessi, il rispetto delle differenze di genere, il tema del contrasto alla violenza. Però, lo voglio dire con chiarezza, la scuola non può essere lasciata sola. Servono comportamenti condivisi, esempi virtuosi che devono diventare la normalità, protezione per chi è più fragile e fatica a difendersi. Occorre creare una rete di aiuto all’interno della quale ogni individuo agisca responsabilmente denunciando episodi violenti anche per conto di chi non ha la forza di farlo. La scuola c’è ma non basta. Così come non è sufficiente parlarne oggi e poi dimenticarsene da domani.”

«Il fenomeno della violenza di genere è un fenomeno complesso, di cui vengono percepiti e conosciuti normalmente solo gli epiloghi più tragici, quelli che fanno notizia. In realtà è una piaga subdola, che coinvolge e stravolge interamente la vita delle donne e molto spesso anche quella di bambine e bambini, vittime di “violenza assistita”, i minori che assistono a scene di violenza». Lo dicono le responsabili della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane in occasione della Giornata Internazionale della Violenza contro le donne. «Occorrono risposte concrete e adeguate, siamo troppo lontani dai 6.000 centri antiviolenza richiesti dalla convenzione di Istanbul: i servizi di assistenza, tutela e protezione devono essere riconosciuti come livelli essenziali di assistenza e la formazione delle figure professionali coinvolte, comprese le forze dell’ordine, della magistratura, della sanità, va qualificata e potenziata. Solo così – si legge nella nota – in ogni parte del nostro Paese saranno garantiti centri antiviolenza in numero sufficiente, con standard e professionalità adeguate, perché finanziati in maniera costante e continuativa». «La cooperazione italiana è presente, capillare e particolarmente attiva anche sui servizi di contrasto alla violenza di genere. Anche in questo caso - afferma il presidente Maurizio Gardini insieme ai copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone - sentiamo la responsabilità per quella funzione sociale che ci riconosce la Costituzione all’Art.45, organizzando risposte ai bisogni delle donne vittime attraverso la gestione di Centri Antiviolenza e di Case rifugio e impegnandoci in quel delicato percorso dell’inclusione lavorativa che costituisce la strada verso l’autonomia e la riconquista della fiducia nel futuro». 

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP ha aderito alla Campagna della Polizia di Stato "Questo non è Amore", nata per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo difficile tema, oggi ancora drammaticamente attuale. "La violenza sulle donne si combatte anche sul posto di lavoro - ha dichiarato il presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato - per questo abbiamo deciso di ospitare nelle nostre aziende una serie di incontri con le lavoratrici per aiutarle a riconoscere le violenze sin dai primi segnali e informarle su quali siano gli strumenti di contrasto che la Polizia di Stato mette loro a disposizione". Tra questi, va ricordato "l'ammonimento", una misura di prevenzione che consiste nel comunicare all'autore della violenza quali ripercussioni giudiziarie subirà se continuerà ad assumere atteggiamenti violenti o persecutori. Uno strumento fondamentale, poiché consente alle vittime di non dover affrontare immediatamente la difficile scelta se denunciare o meno i propri compagni. Lo sa bene la dott.ssa Maria Antonietta Malandrino, che dirige la Divisione Anticrimine della Questura di Siracusa e da anni porta avanti la battaglia contro la violenza sulle donne. "Quest'anno la Questura di Siracusa porterà la campagna di prevenzione, oltre che nelle scuole, anche tra le donne che lavorano per il consorzio Pachino IGP, a cui va il nostro grazie per aver organizzato l'incontro" ha dichiarato la Malandrino. "A tutte loro diciamo che bisogna denunciare sin dal primo episodio, affidandosi alla Polizia di Stato. La violenza può e deve essere eliminata". E sarà proprio la dott.ssa Malandrino, accompagnata dal direttore del Consorzio Salvatore Chiaramida, ad incontrare nelle prossime settimane le tante lavoratrici del Pachino IGP. "A lei e a tutta la Polizia di Stato va il nostro ringraziamento più sentito, per il coraggio e l'abnegazione con cui ogni giorno affrontano le battaglie del nostro Paese" ha concluso il presidente Fortunato.