Liti pendenti, sanatoria vicina
Liti pendenti, sanatoria vicina
Più vicina la definizione agevolata delle liti pendenti. La strada è tracciata nel disegno legge delega di riforma della giustizia tributaria e potrà arrivare in un emendamento largamente condiviso dai partiti

di di Cristina Bartelli 06/07/2022 07:49

Più vicina la definizione agevolata delle liti pendenti. La strada è tracciata nel disegno legge delega di riforma della giustizia tributaria e potrà arrivare in un emendamento largamente condiviso dai partiti. A confermarlo a ItaliaOggi è il relatore del provvedimento Luciano D'Alfonso: «Una riforma così incisiva non puo' non portare con sè una pacificazione fiscale di fronte a oltre 50 mila liti pendenti in cassazione e risalenti, non puo' ripartire così la giustizia tributaria». D'Alfonso non si sbilancia sulla struttura che potrà assumere la norma ma tiene a sottolineare che: «non sarà un emendamento di uno ma un emendamento di tutti».

I lavori in commissione si chiuderanno questa settimana e poi si darà tempo fino al 13 luglio per il deposito degli emendamenti. «Siamo consapevoli della portata della riforma di una magistratura a tempo pieno e dedicata, delle novità sul rito processuale, la prova testimoniale, le questioni di diritto, un massimario delle sentenze, un csm tributario, le questioni del diritto affrontate con ulteriore gradualità dell'onere della prova a favore del contribuente». La previsione della definizione agevolata delle liti pendenti trova d'accordo Emiliano Fenu, senatore M5S che concorda con D'Alfonso e rilancia: «considerando la difficoltà dei contribuenti che stanno ricevendo gli atti di intimazione si rende necessaria una misura di pacificazione sia per le liti pendenti sia per gli atti della riscossione». Per Fenu, dunque la discussione sulla riforma tributaria puo' essere uno strumento che metta assieme lo sgravio sulle liti pendenti nei diversi gradi di giudizio tributario e le cartelle esattoriali. L'ipotesi è quella di riproporre la norma del 2019 quando per ogni grado di giudizio si formulava una percentuale di abbattimento sul valore della lite facendo versare solo quello e abbuonando sanzioni e interessi. Una riflessione sull'enorme arretrato tributario in Cassazione la fa anche Giuseppe Leotta, componente del Comitato Intermagistrature, che riunisce tutte le associazioni rappresentative delle magistrature (ordinaria, amministrativa, contabile e militare) e dell'avvocatura dello Stato: «spetta al governo scegliere su una definizione agevolata, noi non ci esprimiamo certo è necessario un intervento sull'arretrato della cassazione che non puo' gestire il 50% di arretrato tributario, anche la relazione illustrativa della legge delega lo dice senza però prendere una posizione al riguardo». La legge delega è all'esame delle commissioni del senato tra le previsione introduce la figura del magistrato tributario professionale e a tempo pieno. Sulla specializzazione del magistrato Leotta rilancia: « di specializzazione si dovrebbe parlare anche per la difesa tributaria limitando l'accesso a specifiche figure professionali».