Il governatore di Beirut, Marwan Abboud, ha riferito oggi di oltre 100 persone ancora disperse dopo le esplosioni - causate da circa 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio presenti in un deposito - avvenute ieri al porto di Beirut in Libano, che hanno causato oltre 100 morti e 4.000 feriti. Secondo quanto riportato dal Daily Star, tra i dispersi ci sono anche diversi vigili del fuoco. Confermati i timori, dunque, che il bilancio delle vittime delle due esplosioni avvenute ieri nel deposito al porto di Beirut è purtroppo destinato a peggiorare. Al momento sono oltre 100 i morti e più di 4.000 i feriti, secondo quanto riferito dalla Croce rossa, citata dal sito libanese Daily Star. Ieri il presidente libanese Michel Aoun ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale al termine della riunione del Consiglio di difesa, durante il quale il premier Hassan Diab ha definito "inaccettabile che un carico di nitrato di ammonio, stimato in 2.750 tonnellate, sia stato presente per sei anni in un deposito, senza misure di precauzione". La deflagrazione è stata probabilmente causata da un incendio e non da un attacco. Ieri sera il presidente americano, Donald Trump, lo ha invece definito un "terribile attacco" e ha detto che i leader militari statunitensi credono che l'esplosione sia stata causata da "una bomba di qualche tipo".
Il materiale esplosivo, che i funzionari libanesi hanno identificato come nitrato di ammonio, era conservato nel magazzino da sei anni, secondo il premier libanese, Hassan Diab, che ha promesso che "tutti i responsabili di questa catastrofe ne pagheranno il prezzo". L'esplosione ha distrutto uno dei porti internazionali piú importanti del Libano e ha gravemente danneggiato il centro cosmopolita di Beirut. L'onda d'urto e il fungo di fumo hanno trasformato rapidamente il centro della cittá in una scena surreale, ricoperta di polvere e detriti, con abitanti storditi in fuga dalle case e feriti trasportati negli ospedali.
L'esplosione arriva anche in un momento di crescente tensione tra Israele e Hezbollah. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha
ripetutamente messo in guardia sul fatto che Hezbollah rischia di coinvolgere il Libano in un conflitto con Israele. Attraverso contatti diplomatici e di sicurezza, Israele si è offerto di fornire assistenza umanitaria e medica al Libano, ha affermato il ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, su Twitter.
In Libano c'è anche una comunità di italiani, composta in buona parte dai militari che partecipano alla missione internazionale dell'Onu. "Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L'Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con @ItalyMFA e @MinisteroDifesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali", aveva scritto ieri sera su twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al presidente della Repubblica Libanese, Michel Aoun, un messaggio nel quale esprime "profonda tristezza" per la notizia delle esplosioni verificatesi a Beirut nelle ultime ore. "Nel farmi interprete dei sentimenti di vicinanza e solidarietà
del popolo italiano, desidero farLe pervenire le espressioni del più sentito cordoglio dell'Italia tutta e porgerle, anche a nome mio personale, le più sincere condoglianze - scrive il Capo dello Stato -. In questa dolorosa circostanza ci stringiamo con affetto all'amico popolo libanese. Il nostro pensiero va alle
numerosissime vittime della terribile tragedia e alle loro famiglie, mentre con viva speranza auguriamo ai feriti un pronto e completo ristabilimento".