Letta a Berlino, il centrodestra all'attacco
Letta a Berlino, il centrodestra all'attacco
Anche Calenda di Azione critica il segretario dem per la visita in Germania

20/09/2022 08:33

Il segretario del partito democratico, Enrico Letta, sotto attacco del centrodestra per il viaggio in Germania di ieri. "Considero un segnale di enorme debolezza che il segretario del Pd debba andare a farsi mettere la mano sulla spalla dai suoi omologhi tedeschi, come dire 'non vogliono votarmi, diteglielo voi'", ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a Rainews 24. "Mi chiedo se ieri Letta sia andato dalla Spd a chiedere il tetto al prezzo del gas che la Germania non vuole mettere oppure la sinistra ancora una volta è andata a barattare il suo interesse con quello nazionale", ha concluso.

Ma ad attaccarlo è anche il leader di Azione, Carlo Calenda. "Letta ha fatto un altro errore. Non si va all'estero a prendere la benedizione di un partito che è di un'altra nazione, che chiaramente ti dice quello che tu vuoi fargli dire. Perché queste sono elezioni italiane, si convincono cittadini italiani". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, in un'intervista a Rtl 102.5.

"Meloni ha reagito in modo totalmente sopra le righe alla mia visita a Berlino di ieri ma io ci sono andato per aiutare l'Italia sulle bollette, perché la soluzione va condivisa con gli altri paesi", ha replicato Enrico Letta in un video sui social replica alla leader di Fdi. L'incontro di ieri la Berlino con il cancelliere tedesco e il presidente dell'Spd è stato "molto Positivo - prosegue il segretario del Pd- sono andato lì per parlare di energia e per condividere l'urgenza di prendere una decisione al consiglio europeo del 30 settembre per fermare la crescita delle bollette".

Letta e Meloni si sono fronteggiati anche dalle colonne di Nazione, Carlino e Giorno sul reddito di cittadinanza. "Il Rdc va cancellato perché non ha funzionato, né sul lato del contrasto alla povertà né su quello delle politiche attive", ha detto la leader di Fratelli d'Italia, rispondendo ad una delle 12 domande postegli dai tre quotidiani. Noi "vogliamo mantenere e rafforzare le misure di sostegno per categorie fragili (over 60 privi di reddito, pensionati, invalidi e famiglie in difficoltà con minori a carico}, mentre per le persone tra 18 e 60 anni abili al lavoro e senza minori a carico prevediamo di rafforzare i percorsi formativi finanziati dal fondo sociale europeo. Percorsi che, per particolari situazioni di indigenza possono prevedere un rimborso spese per il beneficiario".

La pensa diversamente il segretario del Partito democratico. "Correggere, modificare e potenziare dove necessario. Negli ultimi anni, il Reddito di Cittadinanza ha evitato che circa un milione di cittadini scivolasse sotto la soglia della povertà assoluta e fornito sostegno a 76mila persone con disabilità che vivono da sole. Ma è innegabile che alcuni aspetti del reddito vadano rivisti", ha risposto Letta. "Penso ad esempio alle distorsioni che penalizzano le famiglie più numerose. Ma penso anche al collegamento con il mercato del lavoro. Questo è un altro dei pun ti su cui emerge tutta la distanza tra le posizioni in cam po in queste elezioni: per noi la povertà è un dramma e una sconfitta per la società a cui rimediare; per le de stre, e con loro un Renzi particolannente accanito nel la sua caccia al povero, è una colpa" conclude.