Per le famiglie che vivono in case in affitto si prospettano aumenti dei canoni di locazione, a cui bisogna aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali, soprattutto nelle abitazioni con il riscaldamento centralizzato. Tra le città in cui i rincari sono più consistenti ci sono Firenze, Bologna, Genova e Napoli, mentre a Milano e Roma gli aumenti sono più contenuti. Per chi vuole cambiare casa, proprio per trovare soluzioni più economiche in zone dove i prezzi sono più bassi, o in generale per chi cerca una dimora in affitto, le piattaforme online possono essere utili a trovare immobili in base alle proprie esigenze e al proprio budget.
I rincari dei canoni di locazione. Abitare Co., società di intermediazione immobiliare, per calcolare l'impatto sul mercato immobiliare, ha analizzato i potenziali rinnovi dei contratti ordinari di lunga scadenza che dopo otto anni (4+4) devono essere rivisti, considerando il classico contratto di locazione stipulato fra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 e giunto quasi a scadenza in otto città metropolitane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino). Dalla ricerca emerge che chi volesse rinnovare l'accordo potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio del 25,6%, con un canone che potrà toccare in media i 945 euro al mese per un bilocale di 70 metri quadri.
L'aumento può arrivare fino al 35,3% a Firenze; al 28,5% a Bologna e al 28,4% a Genova. Mentre a Roma e Milano si dovrebbe registrare una crescita inferiore al 20%, in quanto otto anni fa gli affitti erano già mediamente più alti che nelle altre città. A questi dati, che si riferiscono ai canoni di locazione escluse le spese condominiali, bisognerà aggiungere gli eventuali aumenti relativi alle spese per il riscaldamento e la luce. È probabile, quindi, che difronte a un impegno economico così gravoso, molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.
Occorre tenere presente che nel 2015 sono stati stipulati circa 493 mila contratti di affitto di lungo periodo (4+4), di cui oltre 97.200 nelle sole otto città metropolitane considerate, con una superficie media di 79,3 metri quadrati (oggi la superficie media è leggermente più bassa, pari a 72,2 metri quadrati).
Gli incrementi maggiori, nelle città considerate, divisi per zone, impattano prima di tutto sulle aree di maggior pregio (+28,3%), mentre nelle aree centrali l'incremento (+23,6%) potrebbe essere più basso rispetto a quelle semicentrali (+25,6%) e periferiche (+23,4%). Sul fronte dei prezzi, per esempio, per un bilocale di 70 metri quadri occorrono in media circa 945 euro al mese, escluse le spese condominiali, ma con una notevole differenza in base alla zona: si parte da 580 euro nelle aree periferiche e 790 euro in quelle semicentrali, per arrivare fino a 1.070 euro in centro e circa 1.350 euro per gli immobili di pregio.
Tra le città, ai primi posti c'è Roma con una media dei canoni mensili, sempre per un bilocale di 70 metri quadri, pari a 1.365 euro (da 700 euro in periferia a 2.050 euro per gli immobili di pregio) e Milano con 1.300 euro (da 720 euro in periferia a 1.930 euro per gli immobili di pregio). Le città meno care, come canone medio mensile, sono Palermo (625 euro), Torino (715 euro) e Genova (750 euro). Il tutto in un contesto in cui i prezzi delle locazioni sono in crescita anche negli altri paesi europei.
Secondo HousingAnywhere, piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti, gli affitti europei sono aumentati del 16,5% nell'ultimo anno. Se nel trimestre precedente il rilancio della mobilità internazionale era stato considerato il principale motore della crescita dei costi di locazione, che avevano toccato il 19,3%, nel periodo attuale il motivo va ricercato nell'aumento dei costi dell'energia e nell'impennata dell'inflazione annuale del 9,1%, che stanno mettendo duramente sotto pressione gli affitti e il potere d'acquisto degli inquilini.
Affitti sempre più veloci. C'è anche da considerare che le case rimangono sul mercato per sempre meno tempo e vengono affittate molto velocemente. Da una ricerca pubblicata dall'ufficio studi del portale immobiliare Idealista, infatti, emerge che il 22% degli immobili affittati durante il mese di ottobre sono rimasti sul mercato meno di 24 ore (lo scorso anno erano il 13% dell'offerta). Questi dati variano a seconda delle fasce di prezzo attestandosi al 21% per le locazioni con prezzo inferiore a 750 euro al mese, salendo fino al 28% per quelle con richieste nel range di 750-mille euro, per raggiungere il 23% tra i mille e i 1.500 euro e l'11% per la fascia che supera i 1.500 euro.
Tra i grandi mercati italiani, Genova presenta la maggiore percentuale di affitti veloci sull'offerta cittadina, con il 41% delle abitazioni ritirate dal mercato in meno di 24 ore nel mese di ottobre; seguono Bologna (37%), Torino (35%) e Firenze (30%). A Milano gli affitti veloci hanno raggiunto il 20%, mentre a Roma e Catania il 18%; Venezia (15%), Palermo (13%) e Napoli (7%) raggiungono percentuali decisamente inferiori su questo fronte.
Se ci si riferisce alle abitazioni in affitto con prezzi inferiori a 750 euro al mese, le più accessibili, si assiste a una vera e propria corsa all'affitto più conveniente. Bologna è in testa con il 56% degli annunci che vanno via in meno di 24 ore, seguita da Genova (43%), Firenze (39%), Torino (38%) e Milano (37%). Decisamente meno veloci le altri grandi piazze dell'affitto, con Roma e Catania (entrambe con una variazione del 16%), che precedono Palermo (13%) e Napoli (8%).
All'aumentare dei prezzi di richiesta dei proprietari, le percentuali di affitti veloci calano ma rimangono elevate anche nella fascia dei 750-mille euro, come dimostra Bologna, con il 42% delle operazioni conclusesi entro le 24 ore, seguita da Catania (40%), Firenze (39%), Milano (35%) e Genova (31%). Variazioni inferiori al 30% si rilevano a Torino (27%), Venezia (25%) e Roma (22%). Palermo e Napoli, rispettivamente con il 13% e il 6%, chiudono la graduatoria.
Le piattaforme online. Le piattaforme online possono aiutare chi è in cerca di una casa in affitto in base alle proprie esigenze, spesso evitando l'intermediazione delle agenzie.
Per esempio, c'è Zappyrent che gestisce l'intero processo di affitto, dagli annunci alla gestione dei contratti, dai depositi fino al pagamento delle mensilità. Tutti gli annunci pubblicati sono di proprietari privati e non di agenzie; le proprietà sono verificate tramite sopralluoghi da consulenti esperti e se superano i requisiti di qualità vengono inserite nel sito. Se poi l'operazione viene confermata, Zappyrent prevede un costo di servizio pari a mezza mensilità per le città di Roma e Catania, una mensilità per Milano, Torino, Brescia, Venezia, Genova, Firenze e Napoli, una mensilità e mezza per la città di Bologna.
Oppure c'è Casa.it, sito che mette in contatto chi vende e affitta con chi cerca casa, o HousingAnywhere, una piattaforma di affitto di alloggi per studenti e giovani professionisti, che conta più di 20 milioni di visitatori unici all'anno, più di 160 mila proprietà in affitto e più di 96.000 perone che cercano casa in Europa. I giovani professionisti e gli studenti che cercano di affittare una casa vengono messi in contatto con i proprietari di alloggi.
Poi c'è anche SoloAffitti, gruppo di consulenza, gestione e tutela della rendita immobiliare che oltre ad avere punti fisici, ha una piattaforma digitale tramite cui è possibile cercare una casa in affitto.
Ci sono vari servizi come SoloAffittiPay, per cui è SoloAffitti a pagare direttamente ai proprietari di immobili il canone d'affitto e gli oneri accessori, per tutta la durata del contratto, e Affittoaprimavista, un servizio per allestire l'immobile con l'obiettivo di affittarlo prima e alle migliori condizioni.