Lavoro, nel primo semestre retribuzioni a +0,6%
Lavoro, nel primo semestre retribuzioni a +0,6%
Rilevazione Istat: L'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,1% rispetto a maggio 2020 e dello 0,6% nei confronti di giugno 2019

29/07/2020 11:11

La retribuzione oraria media, nei primi sei mesi dell'anno, è cresciuta dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. L'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,1% rispetto a maggio 2020 e dello 0,6% nei confronti di giugno 2019. Lo rende noto l'Istat, spiegando che l'aumento tendenziale registrato a giugno è stato dello 0,8% per i dipendenti dell'industria, dello 0,6% per quelli dei servizi privati e dello 0,3% per quelli della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli aumenti tendenziali piú elevati sono quelli del credito e delle assicurazioni e degli alimentari
(entrambi +2,3%) e dell'energia elettrica e gas ( +1,5%). L'incremento è invece nullo per i settori del legno, carta e stampa, del commercio, delle
farmacie private, delle telecomunicazioni e degli altri servizi privati. Alla fine di giugno 2020, continua l'Istat, i contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica (21 contratti) riguardano il 17,6% dei dipendenti - circa 2,2 milioni - e un monte retributivo pari al 18,4% del totale. Nel periodo aprile-giugno 2020 nessun nuovo accordo è stato recepito, mentre ne è scaduto uno (tessili, vestiario e maglierie). I contratti che a fine giugno 2020 sono in attesa di rinnovo ammmontano a 52 e sono relativi a circa 10,2 milioni di dipendenti - l'82,4% del totale - cui corrisponde un monte retributivo pari all'81,6%; entrambe le quote sono piú elevate di quelle osservate sia alla fine del trimestre precedente (a marzo 2020 pari rispettivamente a 80,4% e 79,9%), sia dodici mesi prima (a giugno 2019 pari a 42,0% e 44,2%). Il tempo medio di attesa di rinnovo, per i lavoratori con contratto scaduto, è leggermente aumentato, passando dai 15,8 mesi di giugno 2019 ai 16,6 mesi di giugno 2020, mentre l'attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è piú che raddoppiata: 13,7 contro 6,6 mesi.