La web tax dell’Ocse arriverà entro l’anno
La web tax dell’Ocse arriverà entro l’anno
È quanto hanno promesso i leader del G20 che sabato si sono incontrati virtualmente per discutere sulle misure da intraprendere per far ripartire l’economia mondiale dopo la crisi pandemica

di Matteo Rizzi 21/07/2020 08:16

La web tax dell'Ocse arriverà entro l'anno. È quanto hanno promesso i leader del G20 che sabato si sono incontrati virtualmente per discutere sulle misure da intraprendere per far ripartire l'economia mondiale dopo la crisi pandemica. Nel comunicato finale pubblicato dall'Arabia Saudita, che al momento detiene la presidenza del G20, i paesi si impegnano a risolvere le principali divergenze sulla tassazione delle grandi aziende tecnologiche entro quest'anno, raggiungendo così una soluzione consensuale sulla tassazione internazionale delle multinazionali. I ministri delle finanze hanno riconosciuto che la pandemia di coronavirus ha rallentato i lavori della riforma internazionale, ma le proposte concrete dovrebbero già arrivare nelle prossime settimane per essere discusse ad ottobre. «Rimaniamo impegnati a superare le differenze rimanenti e riaffermare il nostro impegno a raggiungere una soluzione globale entro quest'anno», hanno detto i ministri. «Continueremo la nostra cooperazione per un'equità globale, sostenibile e moderno sistema fiscale internazionale. Riconosciamo che la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto sull'attività di gestione delle sfide fiscali che si presentano dalla digitalizzazione dell'economia». I ministri hanno quindi sottolineato l'importanza di concludere in sede Ocse in negoziati attraverso il cosiddetto Inclusive Framework contro l'erosione della base imponibile e il trasferimento dei profitti (Beps). Ed è proprio l'Ocse che in questa sessione del G20 ha presentato il nuovo report sullo stato di avanzamento dei lavori Beps. In secondo luogo, la web tax «rimane una questione urgente che è sul tavolo da oltre sette anni», sottolinea l'organizzazione parigina. Sebbene le sfide pratiche derivanti dalla pandemia «abbiano inevitabilmente influenzato il ritmo dei progressi, il lavoro tecnico su una soluzione continua a progredire bene» sia nell'ambito del primo pilastro (stabilire come distribuire i diritti di tassazione ai paesi) che del secondo pilastro (garantire un livello minimo di tassazione mondiale). L'Ocse continua a tenere ben chiara la possibilità di una guerra commerciale sul del tema. «Il mancato raggiungimento di un accordo comporta il grave rischio di un'escalation delle tensioni fiscali e commerciali». E sottolinea un cambio di scena sul ruolo degli Stati Uniti all'interno dei negoziati. «Contrariamente a quanto riportato pubblicamente», afferma nel report, «tutti i membri si sono impegnati a portare avanti i negoziati in corso, anche se alcuni sono del parere che sia necessaria una pausa a livello politico». Inoltre, «vi incoraggiamo tutti a rimanere pienamente impegnati e a portare avanti il lavoro in modo che, quando la crisi Covid-19 sarà finita e alcune delle scadenze elettorali saranno passate, si possa raggiungere un accordo politico», dichiara l'Ocse riferendosi alle imminenti elezioni negli Stati Uniti.

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