La Consulta boccia il Dl Sicurezza: sì all'iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo
La Consulta boccia il Dl Sicurezza: sì all'iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo
È irragionevole la norma che preclude l'iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che ha esaminato le questioni di legittimità della disposizione introdotta con il primo “Decreto sicurezza” (dl n. 113 del 2018), dichiarando incostituzionale la norma per violazione dell'articolo 3 della Costituzione: «rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti»

09/07/2020 16:57

È irragionevole la norma che preclude l'iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. La Corte costituzionale ha esaminato oggi le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Milano, Ancona e Salerno sulla disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo, introdotta con il primo “Decreto sicurezza” (dl n. 113 del 2018). In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere che «la disposizione censurata non è stata ritenuta dalla Corte in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione sui requisiti di necessità e di urgenza dei decreti legge. Tuttavia, la Corte ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti».