La Commissione Ue vuole congelare 7,5 miliardi di euro di fondi europei per l'Ungheria
La Commissione Ue vuole congelare 7,5 miliardi di euro di fondi europei per l'Ungheria
Aumenta la pressione finanziaria sul primo ministro nazionalista ungherese, Viktor Orban

19/09/2022 11:14

L'Unione europea ha intensificato la pressione finanziaria sul primo ministro nazionalista ungherese, Viktor Orban. La Commissione europea ha proposto il congelamento di 7,5 miliardi di euro, di fondi europei per l'Ungheria, sottolineando che le deboli istituzioni democratiche del Paese non possono piú salvaguardare tali fondi dalla corruzione, aggravando il conflitto tra Bruxelles e un governo che il Parlamento dell'Ue ha definito "un'autocrazia elettorale" durante la plenaria della scorsa settimana. La decisione di ieri è in ballo da anni, con le istituzioni europee che hanno cercato vari modi per fare pressione sull'Ungheria per quella che vedono come una concentrazione non democratica del potere sotto il primo ministro Orban, che guida il Paese dal 2010. La gestione ungherese dei fondi europei è stata spesso oggetto di indagini antifrode da parte dell'Ue e nel 2018 la Commissione ha avviato una procedura contro l'Ungheria che in teoria avrebbe potuto concludersi con il ritiro dei finanziamenti per Budapest. Questo però avrebbe richiesto l'approvazione degli altri Stati membri e a sostegno dell'Ungheria si è schierato il governo conservatore della Polonia, anch'esso fonte di preoccupazione per Bruxelles per la situazione dello Stato di diritto. Tuttavia, l'ultima decisione rappresenta un'escalation significativa, che colpisce i finanziamenti e l'economia del governo ungherese, entrambi dipendenti dai fondi europei. Orban, se vorrà i finanziamenti dell'Ue, avrà tempo fino a novembre per approvare sufficienti riforme anticorruzione e placare, così, le preoccupazioni della Commissione. "La decisione odierna è una chiara dimostrazione della determinazione della Commissione a proteggere il bilancio dell'Ue", ha affermato ieri il commissario al Bilancio dell'Unione, Johannes Hahn, in conferenza stampa, sottolineando che "siamo molto fiduciosi che alla fine vedremo riforme significative in Ungheria, che in effetti cambieranno le regole del gioco". Il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha affermato che il governo "al 100%" adempirá ai propri impegni. "La decisione di domenica è un passo avanti, in quanto consente una rapida risoluzione delle questioni aperte", ha aggiunto. La mossa è però un rischio per Bruxelles. Gli Stati membri dovranno prendere una decisione sulla proposta nei prossimi mesi proprio nel momento in cui avranno bisogno del sostegno di Orban per mantenere in vigore le sanzioni contro la Russia. Il premier ungherese, critico del sostegno dell'Occidente all'Ucraina, è contrario all'imposizione di nuove sanzioni e venerdì, durante una visita in Serbia, ha chiesto all'Ue di revocare le misure contro la Russia, dicendo che il suo Paese "sta andando alla deriva con una crisi economica sempre piú profonda". Con le economie europee in rallentamento a causa dei prezzi dell'energia alle stelle dopo che la Russia ha ridotto le sue forniture di gas a causa della guerra, l'Ue entro dicembre dovrá apportare modifiche all'embargo petrolifero contro la Russia per tenere conto di un nuovo meccanismo che prevede un limite massimo dei prezzi, voluto da Washington. Tale decisione richiederà un'approvazione unanime. Alla fine di gennaio, l'Ue dovrà anche rinnovare la gamma di sanzioni economiche imposte alla Russia dall'inizio della guerra e ancora una volta avrá bisogno del sostegno di tutti i 27 Stati membri, inclusa l'Ungheria. Con la decisione di ieri per la prima volta Bruxelles utilizza un potere, stabilito nel 2020, che le consente di bloccare miliardi di euro di pagamenti regolari del bilancio dell'Ue se un Paese non è in grado di salvaguardare il corretto utilizzo di quei finanziamenti e non è libero da corruzione e interferenze politiche. La decisione deve essere approvata dalla maggioranza degli Stati membri. La somma rappresenta circa il 4% dell'economia totale dell'Ungheria, sebbene solo circa un quinto dell'intero bilancio 2021-27 che l'Ue destina al Paese.