L'Olanda tassa i dividendi dai paradisi fiscali
L'Olanda tassa i dividendi dai paradisi fiscali
Dal 2024 sarà introdotta una ritenuta alla fonte sui dividendi che vengono diretti verso paesi a bassa tassazione. L’imposta sarà applicata sui versamenti indirizzati verso i paesi con un’aliquota d’imposta sulle società inferiore al 9% e su quelli inclusi nella blacklist fiscale dell’Ue

di Matteo Rizzi 30/05/2020 00:14

L'Olanda inizia a tassare i paradisi fiscali. Ieri il governo olandese ha annunciato di introdurre, dal 2024, una ritenuta alla fonte sui dividendi che vengono diretti verso paesi a bassa tassazione. L'imposta sarà applicata sui versamenti indirizzati verso i paesi con un'aliquota d'imposta sulle società inferiore al 9% e su quelli inclusi nella blacklist fiscale dell'Unione Europea, ha dichiarato il governo in un comunicato. Il piano fa parte del programma dei Paesi Bassi di perdere la sua funzione di passaggio obbligato per le multinazionali che creano scatole fiscali. A partire dall'anno prossimo, tuttavia, i Paesi Bassi dovrebbero già applicare una ritenuta alla fonte sui pagamenti di interessi e royalties verso i paradisi (e non per i dividendi, per i quali sono stati quindi lasciati altro 4 anni di evasione). Inoltre, la volontà del governo sarebbe di dare maggiore diritti di tassazione ai paesi in via di sviluppo. Il governo sta anche considerando una ritenuta alla fonte per garantire che i paesi più poveri ricevano maggiori entrate fiscali. Nel 2018, 37 miliardi di euro in pagamenti di interessi, royalty o dividendi sono passati attraverso il paese per arrivare a giurisdizioni a bassa imposizione fiscale. Secondo uno studio commissionato dal Ministero delle finanze olandese, tuttavia, nel paese esistono 15.000 società di comodo con un bilancio di quasi 4.500 miliardi di euro, circa sei volte il Pil del paese.

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