Altri due corpi sono stati individuati e recuperati a Casamicciola, sull'isola di Ischia, devastata dalla frana del 26 novembre scorso. Sono di due uomini. Uno dei cadaveri è stato rinvenuto a poche decine di metri da dove era stato recuperato il primo corpo senza vita, quello di Eleonora Sirabella. Il secondo è nella zona limitrofa all'abitazione dei tre fratelli Monti, ritrovati nel fango nei giorni scorsi. Con questi due ritrovamenti sale a 10 il numero delle vittime della frana di sabato scorso. Risultano disperse ancora due donne: Mariateresa Arcamone e Valentina Castagna, moglie di Monti e madre dei tre fratellini.
"Il bollettino meteo della Regione Campania prevedeva un livello di allerta arancione per rischio idrogeologico per il 25 novembre e anche per il giorno seguente. Le precipitazioni che hanno interessato l'isola sono state il risultato di una condizione meteorologica che si è sviluppata a partire dal 25 novembre". Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, alla Camera dei Deputati per l'informativa urgente sulla tragedia di Ischia. "Nella notte sono caduti oltre cento millimetri di pioggia in due ore, quantità più che sufficiente per causare quel crollo che si è rivelato fatale - ha aggiunto Musumeci -. Sin dalle prime ore del 26 novembre scorso il territorio dell'isola di Ischia è stato caratterizzato da fenomeni di grande intensità che hanno provocato frane e allagamenti. Il dispiegamento dei soccorsi è stato immediato. Sono intervenute squadre dei vigili del fuoco, non solo già presenti sull'isola, un elicottero dell'Aeronautica e un altro dell'Esercito, duecento unità delle forze dell'ordine, il personale dell'Enel e la colonna mobile della Protezione Civile della Campania. Ed è in corso un eventuale concorso nazionale in relazione alle esigenze operative". Il ministro ha quindi evidenziato che rimangono chiusi fino al 4 dicembre gli istituti di Casamicciola e Lacco Ameno, i sindaci chiedono di prendere in considerazione l'utilizzo della didattica a distanza, perché al di là dell'agibilità la riapertura delle scuole comporterebbe disagi alla viabilità". "Sono stati effettuati 272 controlli che hanno definito 45 strutture inagibili, 46 agibili ma esposte a rischio esterno e 162 agibili - ha spiegato il ministro -. Nei prossimi giorni sarà ridefinita la zona rossa ed è stato dichiarato per dodici mesi lo stato di emergenza". infine, il ministro ha sottolineato che "il tema del triste e diffuso fenomeno dell'abusivismo edilizio, e di quanto questo possa essere causa o concausa della calamità, è un tema che non può essere più eluso". "Sulla tragedia di Ischia - ha aggiunto - la procura di Napoli ha aperto fascicolo per disastro colposo a carico di igoti. Il Dipartimento della Protezione Civile e tutta l'amministrazione dello Stato sono pronti a fornire alla magistratura partenopea tutta la collaborazione necessaria". "E' stato costituito un gruppo di lavoro ministeriale allargato alle Regioni, alle Province e all'Anci che dovrà elaborare, in tempi assai brevi, una proposta di riforma normativa per semplificare le disarmanti e disordinate procedure di intervento per la mitigazione del rischio. E' un obiettivo necessario e al contempo non facile, ma non ci possiamo tirare indietro", ha detto Musumeci in uno degli ultimi passaggi dell'informativa urgente. "Come prima cosa ci serve un vero piano nazionale di previsione - ha aggiunto il ministro -. Quanto accaduto ci obbliga politicamente e moralmente ad approfondire con urgenza le cause che hanno prodotto l'evento, ma anche a pensare a un sistema normativo realmente integrato ed efficiente sul piano della prevenzione dei rischi, che ha come presupposto essenziale per un pronto intervento un quadro completo della previsione del rischio - ha concluso Musumeci -. Non si può immaginare la prevenzione se prima non c'è uno strumento di previsione".