Intesa Sp sospende 3,4 miliardi di dividendi. Ma va avanti su Ubi
Intesa Sp sospende 3,4 miliardi di dividendi. Ma va avanti su Ubi
Si rafforza ulteriormente la solidità patrimoniale del gruppo. Il ceo Messina destinerà 1 mln dal bonus a iniziative sanitarie per l'emergenza coronavirus

31/03/2020 12:57

Anche Intesa Sanpaolo sospende la proposta di distribuzione cash agli azionisti di circa 3,4 miliardi di euro di dividendi ma si riserva di convocare un'assemblea ordinaria successivamente al 1° ottobre per dare esecuzione alla distribuzione di parte delle riserve agli azionisti entro l'esercizio 2020. Una decisione che verrà adotatta anche in considerazione del supporto alla situazione finanziaria delle famiglie e alle erogazioni da parte delle fondazioni particolarmente necessario nel contesto conseguente all'epidemia da Covid-19.
E' quanto ha deliberato il cda della banca guidata dal ceo Carlo Messina. Nei giorni scorsi anche Unicredit ha sospeso la distribuzione delle cedole e tra oggi e domani si riuniranno i board delle principali banche italiane per allinearsi alle indicazioni di Francoforte che in questa fase chiede di concentrarsi sul sostegno all'economia reale.
Tale proposta, se approvata dall'assemblea, si traduce in un ulteriore rafforzamento della già elevata solidità patrimoniale del gruppo Intesa Sanpaolo", spiega una nota. Con riferimento al 31 dicembre 2019, il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime aumenta dal 14,1% (superiore di circa 4,6 punti percentuali al requisito Srep comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 13 miliardi di euro) al 15,2%, superiore di circa 5,8 punti percentuali al requisito Srep comprensivo del combined buffer e con un capitale eccedente il requisito per oltre 16,5 miliardi di euro.
La Banca Centrale Europea ha precisato che valuterà se la sua raccomandazione riguardante la politica dei dividendi si estenderà oltre la data del 1 ottobre 2020. Subordinatamente alle indicazioni che saranno comunicate in merito dalla Bce e al presidio della solidità patrimoniale del gruppo in relazione all'evoluzione del contesto conseguente all'epidemia da Covid-19, il cda di Intesa Sanpaolo intende - come accennato - convocare un'assemblea ordinaria successivamente al 1° ottobre per dare esecuzione alla distribuzione di parte delle riserve agli azionisti entro l'esercizio 2020, anche in considerazione del supporto alla situazione finanziaria delle famiglie e alle erogazioni da parte delle fondazioni particolarmente necessario nel contesto conseguente all'epidemia da Covid-19.
Intesa Sanpaolo tira dritto anche sull'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria lanciata sulle azioni ordinarie di Ubi Banca e conferma "la proposta di conferimento di una delega al cda per l'esecuzione dell'aumento di capitale a servizio dell'offerta, all'ordine del giorno dell'assemblea straordinaria convocata per il 27 aprile".
E' quanto spiega una nota aggiungendo che "la motivazione strategica dell'operazione assume ancora maggiore valenza nel contesto conseguente all'epidemia da Covid-19, in particolare per quanto riguarda le sinergie di costo nonche' l'aumento del grado di copertura dei crediti deteriorati e la riduzione dei crediti unlikely to pay e in sofferenza. Va infatti tenuto presente che le banche di minori dimensioni hanno ridotte possibilita' di avvalersi delle leve dell'efficienza e della riduzione del profilo di rischio per fronteggiare un quadro economico sfavorevole e contrastare gli impatti sul tessuto sociale, a fronte del rafforzamento del ruolo di motore della crescita sostenibile e inclusiva e di punto di riferimento per la sostenibilita' e la responsabilità sociale del gruppo risultante dall'operazione".
Nel contesto delle iniziative lanciate dalla banca per sostenere la popolazione italiana e l'economia reale in questa difficile fase il Consigliere Delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha reso noto al Cda che destinerà un milione di euro del bonus riconosciutogli dal sistema incentivante 2019 a donazioni a sostegno di specifiche iniziative sanitarie. I 21 top manager a suo diretto riporto destineranno ad analoghe donazioni complessivamente circa 5 milioni di euro dei rispettivi bonus riconosciuti dal sistema incentivante 2019.
Il board "che ha apprezzato e condiviso la decisione del management, contribuirà con una propria specifica donazione". Inoltre, in occasione dell'assegnazione dei bonus, tutti i dipendenti del gruppo potranno contribuire con donazioni a sostegno di specifiche iniziative sanitarie tramite un'apposita piattaforma.