Il fisco inglese si prepara alla Brexit
Il fisco inglese si prepara alla Brexit
Iscrizione automatica per le aziende al sistema doganale inglese in vista del 31 Ottobre. Così il Fisco inglese intensifica i preparativi volti a garantire il commercio con l’Ue, in caso di uscita del Regno Unito dall’Ue senza accordo

di Giulia Provino 22/08/2019 06:52

Iscrizione automatica per le aziende al sistema doganale inglese in vista del 31 ottobre. Così il Fisco inglese intensifica i preparativi volti a garantire il commercio con l'Ue, in caso di uscita del Regno Unito dall'Ue senza accordo. Lo ha annunciato ieri il ministro delle finanze, Sajid Javid. A più di 88 mila imprese britanniche verrà assegnato, nelle prossime settimane, un codice Eori (Registrazione e identificazione degli operatori economici), per continuare a commerciare con clienti e fornitori nell'Ue dopo la Brexit. Il codice Eori è un numero di identificazione univoco, assegnato alle imprese, che consente loro di essere identificate dalle autorità doganali quando intrattengono rapporti commerciali con altri commercianti. Senza questo, le imprese, post Brexit, non saranno in grado di continuare a commerciare con gli Stati membri dell'Ue. Le lettere che informano le imprese iscritte al registro Iva, dei codici Eori loro assegnati automaticamente sono partite ieri. L'Fsb (Federazione delle piccole e medie imprese) e la Confederazione dell'industria britannica (altro gruppo di datori di lavoro) avevano precedentemente sollecitato il governo a rilasciare automaticamente i codici Eori alle imprese. Ad oggi, sono 72 mila le aziende già registrate per i codici Eori. L'obiettivo è quello di facilitare il flusso di merci ai punti di frontiera e aiutare le imprese a commerciare e crescere. Già nei mesi scorsi il Cancelliere dello scacchiere, in preparazione alla Brexit, ha stanziato 2,1 miliardi di sterline in più per i dipartimenti governativi al fine di prepararsi al no-deal, raddoppiando i finanziamenti della Brexit per quest'anno. Inoltre, le operazioni di frontiera e doganali riceveranno ulteriori 344 milioni di sterline per essere pronte alla Brexit, assumendo più funzionari di frontiera, raddoppiando il sostegno disponibile per gli agenti doganali e migliorando le infrastrutture di trasporto nei porti.

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