I nuovi Isa hanno incrinato la fiducia dei contribuenti
I nuovi Isa hanno incrinato la fiducia dei contribuenti
Troppe criticità rinvenute nella fase di primo avvio del nuovo strumento hanno finito per far venir meno il principio di “collaborazione e buona fede”, sulla base del quale dovrebbero essere sempre improntati i rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente.

di di Andrea Bongi 12/11/2019 07:21

I nuovi Isa hanno incrinato il rapporto di fiducia tra l'amministrazione finanziaria e i contribuenti. Troppe criticità rinvenute nella fase di primo avvio del nuovo strumento hanno finito per far venir meno il principio di «collaborazione e buona fede», sulla base del quale, ai sensi dell'art. 10, comma 1, dello Statuto del contribuente, dovrebbero essere sempre improntati i rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente. Tutto ciò è il risultato di un comportamento anomalo, irregolare e trasgressivo, tenuto dalla stessa amministrazione finanziaria. È questo, in estrema sintesi, il contenuto finale della nota diffusa nella giornata di ieri dal Garante del contribuente della Regione Lombardia - Antonio Simone - in relazione alle segnalazioni di criticità nell'applicazione dei nuovi indicatori sintetici di affidabilità fiscale dei nuovi Isa allo stesso pervenute da parte di associazioni sindacali e singoli ordini professionali dei dottori commercialisti ed esperti contabili. La nota, indirizzata ai vertici dell'amministrazione finanziaria, contiene un excursus della vicenda relativa al debutto dei nuovi Isa con la descrizione sintetica ma esaustiva, delle problematiche a tutt'oggi non del tutto risolte. Oltre alla reprimenda sopra enunciata, il Garante della Lombardia individua anche una vera e propria soluzione interpretativa in grado di ripristinare un meccanismo di equità a tutela dei contribuenti sottoposti al nuovo strumento di compliance. Secondo il Garante, infatti, l'algoritmo che sviluppa i calcoli ed attribuisce i punteggi di affidabilità fiscale dei contribuenti deve essere «..conoscibile dai destinatari e che, in tale sua piena leggibilità, possa essere sottoposto al sindacato finale del Giudice». Della presenza di questi requisiti di garanzia, si legge ancora nella nota in commento, è lecito dubitare atteso che il meccanismo di formazione e funzionamento dell'algoritmo relativo agli Isa non è stato reso completamente conoscibile. Nemmeno il campo delle annotazioni, più volte richiamato dalla stessa Agenzia delle entrate per evidenziare le anomalie riscontrate dai contribuenti può essere, a giudizio del Garante, sufficiente per ripristinare un minimo di equità. La presenza di uno spazio di soli 1.700 caratteri appare eccessivamente ristretto e, in alcuni casi, limitativo, della facoltà del contribuente di esporre compiutamente le ragioni dello scostamento con i punteggi ottenuti. L'insieme di queste criticità negative per i contribuenti potranno essere attenute soltanto se l'amministrazione farà un uso dei punteggi dei nuovi indicatori in linea con i precetti normativi e in aderenza all'art. 53 della Costituzione. Nello specifico, l'amministrazione dovrà fare un uso sempre più esteso del contraddittorio endoprocedimentale, vera chiave di volta per instaurare un proficuo contatto con il contribuente finalizzato ad accertare la sua reale capacità contributiva. Il Garante della Lombardia ha dunque accolto, in toto, le istanze rivolte da parte delle sigle sindacali Adc, Anc, Aidc e Ungdec oltre a quelle presentate dagli ordini professionali di Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Lecco, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Secondo Antonio Simone dunque, il giudizio sui nuovi Isa dovrà essere, almeno per ora, rinviato.

Solo dalla loro attuazione pratica nonché dalla sensibilità che i funzionari dell'Agenzia dimostreranno nel condurre il contraddittorio con il contribuente, se ne potrà infatti conoscere e verificare la perdurante validità.

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