Giorgetti: recessione probabile, ma è impossibile fare previsioni. Gentiloni: dipende da noi
Giorgetti: recessione probabile, ma è impossibile fare previsioni. Gentiloni: dipende da noi
Il ministro dell'Economia: sicuramente nella stagione invernale avremo un problema connesso ai prezzi delle materie prime e dell'energia. Il commissario Ue agli affari economici: la Commissione europea parla di una contrazione invernale piú che di recessione, che sará seguita da una molto graduale ripresa nel prossimo anno. C'era anche l'ipotesi che stessimo raggiungendo il picco dell'inflazione e questo sembra confermato

01/12/2022 13:34

La recessione è un evento probabile, ma è impossibile fare previsioni in questo periodo. A dirlo è stato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. "Noi parliamo di recessione dandola per scontata. Consideriamo l'evento probabile, ma fare previsioni in questi momenti è impossibile", ha detto Giorgetti, intervenendo da remoto al convegno 'MoltoEconomia' organizzato dal Messaggero. "Siamo costretti a confrontarci con diverse stime: l'Fmi ci dá in recessione, per la Commissione Ue avremo una lieve crescita. La realtá è che sicuramente nella stagione invernale avremo un problema connesso ai prezzi delle materie prime e dell'energia", ha aggiunto il titolare di via XX settembre. "Con la manovra il governo ha preso atto della realtá. E la prima è che l'Italia,anche a differenza di altri Paesi, ha da affrontare il fronte della crisi energetica e quello della sostenibilitá del debito. Con questa manovra li abbiamo tenuti entrambi. Non è un caso che abbiamo deciso di utilizzare quel minimo scostamento per destinarlo alle misure di mitigazione per famiglie e imprese e lo abbiamo fatto in modo addirittura piú mirato del precedente governo Draghi alle categorie piú deboli. Abbiamo dato un segnale di serietá che credo i mercati abbiano apprezzato", ha proseguito Giorgetti sottolineando che "di fronte a una situazione in cui viviamo e la recessione annunciata, nel mondo ci sono diversi tipi di risposte. La manovra merita di essere criticata, ma credo che in un contesto di emergenza abbiamo adottato uno spirito di grande responsabilitá. In questo quadro abbiamo mantenuto un equilibrio importante, che va riconosciuto. Penso che abbiamo scritto una manovra che sará utile all'Italia".

Per il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, la recessione non deve essere data per scontata e, anzi, occorre fare di tutto per scongiurare questo rischio. "Io non sono dell'idea che dobbiamo rassegnarci alla recessione che verrá. Il rischio c'è, ma non è inevitabile. Noi dobbiamo fare ogni sforzo per evitare la recessione", ha detto Patuelli intervenendo al convegno 'MoltoEconomia' aggiungendo che "io non mi rassegno a un metodo che si basa sulle previsioni perchè queste sono un indicatore frequentemente fallace ed errato e la capacitá del mondo delle banche e delle imprese sta proprio nel correggere le previsioni".

Anche il commissario Ue agli affari economici, Paolo Gentiloni, è intervenuto sulla questione legata alla crescita dell'Italia evidenziando l'importanza di utilizzare bene e a pieno i fondi del Pnrr. "Le previsioni sono un esercizio complicato. La Commissione europea parla di una contrazione invernale piú che di recessione, che sará seguita da una molto graduale ripresa nel prossimo anno. C'era anche l'ipotesi che stessimo raggiungendo il picco dell'inflazione e questo sembra confermato", ha affermato Gentiloni precisando che "tutte queste previsioni portano a dire che la recessione dipende da noi e dipende dalle politiche che riusciremo a fare a livello europeo e nazionale ma anche da molte variabili internazionali". "Sui rischi di recessione e ripresa l'Italia ha un problema in piú rispetto agli altri paesi europei, che è quello di pagare l`alto debito. Ma l'antidoto del Pnrr potrá essere cruciale. In che modo riusciremo a spendere questi quattrini, secondo me, sará molto molto importante perchè l`Italia non resti il mitico fanalino di coda della crescita europea", ha aggiunto ancora Gentiloni precisando che "lo spazio è limitato sulle politiche espansive ma se non utilizziamo quello sará piú difficile, credo, continuare ad essere diciamo così almeno non dico nel gruppo di testa ma almeno insieme agli altri grandi paesi europei". "Negli ultimi mesi l'Italia non è stata fanalino di coda nella crescita economica. Credo però che per continuare a non esserlo una delle condizioni fondamentali è che il Pnrr venga utilizzato fino in fondo", ha concluso.