"Gli investimenti sono stati la prima vittima del risanamento del bilancio che ha accompagnato la crisi del debito sovrano un decennio fa. C'è stato un tale calo degli investimenti in Europa che solo un decennio dopo erano riusciti a raggiungere il livello pre-crisi. Poi è arrivato il Covid-19 che rischia di dare un duro colpo agli investimenti in Europa, sia pubblici che privati". E' quanto dichiarato dal commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo InvestEu e dello Strategic Investment Facility. Gentiloni parla di "una ferita aperta proprio in una fase in cui il fabbisogno di spesa è già elevato alla luce della transizione green e digitale". E secondo le stime della Commissione europea "bisognerà mobilitare ogni anno ben più di 1.000 miliardi di euro per portare le nostre economie fuori da questa crisi e adattarle al futuro", ha affermato il commissario europeo all'economia. Le stime relative agli investimenti "sono in linea con le previsioni per la primavera 2020. L'analisi che abbiamo realizzato alla Commissione fa una distinzione tra tre necessita' di investimento. Innanzitutto, ci sono carenze di investimento di base dovute all'impatto della crisi e le proiezioni rivelano un calo complessivo degli investimenti stimato in 846 miliardi di euro complessivi tra 2020 e 2021, di cui 831 miliardi, ovvero circa il 90%, dovuto a una carenza di investimenti privati", ha proseguito Gentiloni. Sono poi necessari "investimenti aggiuntivi per correggere le vulnerabilita' venute alla luce con la crisi del Covid-19. Qui le stime sono di 20 miliardi all'anno. In terzo luogo ci sono le necessita' di investimento per la transizione verde e digitale. La stima e' di 595 miliardi all'anno, quindi la carenza di investimenti in Europa supera i 1.000 miliardi all'anno", ha spiegato il commissario, sottolineando che "e' una sfida enorme che richiede una risposta ambiziosa e parte della risposta e' stata l'attivazione della clausola di salvaguardia generale e del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato". Gentiloni ha detto che "c'e' un grosso rischio di frammentazione se ci basiamo sulle capacita' dei singoli Stati membri, quindi sono necessari strumenti europeo. InvestEu fa parte di questa risposta. L'esperienza del Piano Juncker, il predecessore di InvestEu ha superato il suo obiettivo di mobilizzare 315 miliardi nei primi tre anni di esistenza. Proponiamo di raddoppiare la garanzia di InvestEu da 38 miliardi a 75 miliardi di euro aggiungendo un quinto pilastro". Questo quinto pilastro e' uno strumento dedicato agli investimenti strategici per sostenere l'autonomia delle catene di approvvigionamento vitali "che fornirebbe una garanzia di bilancio di 31,5 miliardi", ha spiegato il commissario, che ha concluso dicendo che "dobbiamo dotarci degli strumenti per sostenere gli investimenti privati e InvestEu sara' uno dei principali. Dobbiamo anche evitare politiche fiscali miopi che ridurrebbero nuovamente gli investimenti pubblici alla luce di tagli, mettendo a repentaglio la capacita' di crescere e creare posti di lavoro".