Frontalieri, tasse in Svizzera
Frontalieri, tasse in Svizzera
Accordo Italia-Svizzera con tassazione concorrente sui lavoratori frontalieri. I redditi degli italiani guadagnati oltre confine saranno tassati per l’80% in Svizzera. Ai comuni italiani di frontiera si assicura un tesoretto da 89 milioni di euro

di di Matteo Rizzi 26/11/2022 00:14

Accordo Italia-Svizzera con tassazione concorrente sui lavoratori frontalieri. I redditi degli italiani guadagnati oltre confine saranno tassati per l'80% in Svizzera. Ai comuni italiani di frontiera si assicura un tesoretto da 89 milioni di euro. Il consiglio dei ministri ha approvato giovedì scorso il disegno di legge per la rettifica dell'accordo tra i due paesi, già firmato a dicembre 2020, accordo che prevede di sostituire il trattato precedente in vigore dal 1974. Ora la palla passa al parlamento che dovrà approvare il disegno di legge. L'entrata in vigore è stabilita nel giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. I redditi degli italiani guadagnati oltre-confine saranno tassati per l'80% in Svizzera, si dovrà poi presentare la dichiarazione dei redditi in Italia. Viene quindi eliminato il regime che prevedeva una totale tassazione in Svizzera, con il conseguente versamento dei ristorni fiscali ai comuni di frontiera. L'Accordo sostituisce il precedente del 1974 e risponde all'esigenza di aggiornare e adeguare il quadro giuridico-fiscale al fine di eliminare le doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe ricevuti dai lavoratori frontalieri. Inoltre, a differenza del precedente, il testo disciplina anche il trattamento economico dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia. Si prevede un regime transitorio per i lavoratori frontalieri residenti in Italia che lavorano in Svizzera o che vi hanno lavorato a partire dal 31 dicembre 2018, ai quali si applica il regime di tassazione esclusiva in Svizzera fino alla data di entrata in vigore dell'accordo. I vecchi frontalieri continueranno quindi a essere assoggettati ad imposizione esclusivamente in Svizzera. In cambio, la Svizzera verserà fino alla fine del 2033 una compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine pari al 40% dell'imposta alla fonte prelevata dalla Svizzera. Dopo questa data, la Svizzera conserverà la totalità del gettito fiscale.

È introdotta una definizione di “lavoratori frontalieri”, permettendo così di rafforzare la certezza del diritto. Infatti, l'accordo del 1974 non prevedeva alcuna definizione formale e l'applicazione si fonda sulla prassi. Vengono quindi definiti come «lavoratori che risiedono entro 20 km dalla frontiera e che, in linea di massima, rientrano ogni giorno al loro domicilio». Si prevede una revisione dell'intesa ogni cinque anni. Inoltre, una clausola dispone che siano previste consultazioni ed eventuali adeguamenti periodici in materia di smartworking. In occasione della firma dell'accordo, l'Italia e la Svizzera hanno anche effettuato uno scambio di lettere, inteso a precisare l'interpretazione di determinate disposizioni del nuovo accordo sui frontalieri e a garantirne la corretta applicazione. Il nuovo accordo fiscale aumenta le tasse sui lavoratori italiani e aumenta il gettito svizzero. Gli interessati sono circa 64.679 lavoratori frontalieri (dati del 2019) che ogni giorno dall'Italia si spostano verso il Cantoni dei Grigioni, del Ticino e del Vallese. Con un gettito fiscale di 95 milioni di franchi (88 milioni di euro).

Il testo del documento su www.italiaoggi.it/documenti-italiaoggi