Il giorno del lungo addio alla regina Elisabetta II è cominciato. Le porte di Westminster Hall sono state chiuse ufficialmente al pubblico alle 6.30 locali. Il feretro è stato poi trasferito all'Abbazia di Westminster, dove alle 11 locali (le 12 in Italia) è cominciato luogo il funerale di Stato. Dalle 8 (le 9 italiane) però i circa 2.000 ospiti attesi alle esequie hanno potuto ancora rivolgere l'ultimo saluto alla defunta sovrana prima del trasferimento su una carrozza, previsto alle 10.44 locali. Funerali definiti nei minimi dettagli sotto gli occhi del mondo. Si può dire che, aesclusione del presidente russo, Vladimir Putin - persona non desiderata dalla casa reale - a Londra questa mattina per l'ultimo saluto a Elisabetta Ii ci sono tutti i leader del mondo, tra loro anche il presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella. Non è stata pubblicata alcuna lista ufficiale degli invitati, ma al funerale parteciperanno membri delle famiglie reali di tutta Europa. Ciò include i re e le regine del Belgio, dei Paesi Bassi e della Spagna. Sono presenti anche l'imperatore giapponese Naruhito e l'imperatrice Masako. A Londra anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la First Lady Jill Biden. Altri leader mondiali presenti sono il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro australiano Anthony Albanese e il primo ministro canadese Justin Trudeau, insieme a leader di molte altre nazioni del Commonwealth. È arrivato il sudafricano Cyril Ramaphosa, così come il keniota William Ruto. Presenti anche il presidente italiano Mattarella e l'irlandese Higgins. Presente anche la moglie del presidente ucraino Olena Zelenska, ieri ricevuta da Kate Middleton. Oltre alla Russia sono state escluse dalle esequie Russia, Bielorussia e Siria come non sarà presente il saudita bin Salman. Ovviamente c'è la premier Liz Truss con altre figure del governo, oltre a politici dell'opposizione, leader dei governi di Scozia, Galles e Irlanda del Nord e numerosi altri funzionari pubblici. Oltre alla famiglia e agli amici della regina, presenti i rappresentanti degli enti di beneficenza che la regina ha sostenuto, nonché i destinatari della Victoria Cross e della George Cross. Sono attesi anche diversi esponenti del mondo della cultura, della scienza e dello sport.
Ingente il dispositivo di sicurezza costituito da 10mila agenti con più di 3.000 ufficiali delle forze dell'ordine di aree al di fuori di Londra. Sarà una giornata lunghissima.
Al termine della processione da Westminster Hall, la bara della regina Elisabetta II è stata trasportata all'interno dell'Abbazia di Westminster dove è da poco iniziata la cerimonia funebre officiata dall'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Presenti il principe George e la principessa Charlotte, figli dei principi del Galles, William e Kate. Re Carlo III e i tre fratelli Anne, Andrew e Edward, i figli William e Harry e il nipote Peter Philips hanno seguito il carro sul quale era stato issato il feretro della sovrana prima di prendere posto nell'abbazia dove erano stati preceduti dagli altri membri della famiglia reale fra cui Camilla, regina consorte, Kate, principessa del Galles, e Meghan, duchessa di Sussex. Quando la bara è entrata nell'abbazia trasportata dal gruppo dei portatori dei granatieri, il coro dell'Abbazia di Westminster ha intonato versi, noti come The Sentences, da Apocalisse musicati da William Croft e usati a tutti i funerali di Stato dall'inizio del 18 secolo. Il feretro della regina è avvolto nello stendardo reale e porta la corona dello stato imperiale e una corona di fiori contenenti piante dei giardini di Buckingham Palace, Clarence House e Highgrove House. A guidare la processione ci sono stati circa 200 suonatori di cornamusa e tamburini dei reggimenti scozzesi e irlandesi, la Brigata di Gurkhas e la Raf. La carrozza statale che trasportava la bara della regina è stata precedentemente utilizzata per i funerali di re Edoardo VII, re Giorgio V, re Giorgio VI, padre della defunta monarca, Winston Churchill e Lord Mountbatten.
"Il modello per molti leader è essere esaltati nella vita e dimenticati dopo la morte", ha detto l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, iniziando il suo sermone alle esequie di Sua Maestà Elisabetta II. "Il modello per tutti coloro che servono Dio - famosi o meno, rispettati o ignorati - è che la morte è la porta della gloria", ha aggiunto. "Sua Maestà dichiarò notoriamente in una trasmissione per il suo 21esimo compleanno che tutta la sua vita sarebbe stata dedicata al servizio della nazione e del Commonwealth. Raramente una promessa del genere è stata mantenuta così bene", ha continuato. "Pochi leader hanno ricevuto le manifestazioni di affetto che abbiamo visto dalla morte della regina", ha aggiunto il capo spirituale della Chiesa anglicana. "L'esempio di Sua defunta Maestà non è stato dato dalla sua posizione o dalla sua ambizione, ma attraverso chi ha seguito. So che sua maestà condivide la stessa fede in Gesù Cristo di sua madre". La regina era "gioiosa", ha detto ancora l'arcivescovo di Canterbury nel suo sermone, e il dolore per la sua morte è stato avvertito dalla sua famiglia ma anche da tutta la nazione e dal Commonwealth.
Una seconda processione, più numerosa, ha accompagnato il feretro a Wellington Arch. Alle 15 italiane la bara della regina Elisabetta è stata trasferita su un carro funebre e portata a Windsor, lungo un percorso tra lunghe ali di folla. Alle 17, sempre ora italiana, laprocessione attraverso i giardini del Castello di Windsor fino alla Cappella di San Giorgio. Alle 17 si svolgerà una cerimonia di commiato nella Cappella di San Giorgio. Infine alle 21.30 italiane la famiglia reale torna alla cappella per un servizio funebre privato: Elisabetta II sarà sepolta insieme al suo defunto marito, il duca di Edimburgo.
Il re Carlo III ha diffuso un messaggio di ringraziamento per i tanti messaggi di cordoglio ricevuti dopo la morte della madre. "Negli ultimi dieci giorni, io e mia moglie siamo stati così profondamente commossi dai tanti messaggi di cordoglio e di sostegno che abbiamo ricevuto da questo paese e da tutto il mondo - ha scritto nel messaggio diffuso da Buckingham Palace - mentre ci prepariamo a rivolgerle il nostro ultimo saluto, volevo semplicemente cogliere questa occasione per dire grazie a tutte queste persone che sono state di sostegno e di conforto per la mia Famiglia e per me in questo momento di dolore".
"Elisabetta II ha dedicato la sua vita a servire la nazione e il Commonwealth", come aveva promesso nella trasmissione radiofonica fatta per il suo 21esimo compleanno. Lo ha detto l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa d'Inghilterra, nel suo sermone durante la liturgia solenne all'abbazia di Westminster in memoria della defunta regina. Welby ha anche ricordato il 'We'll Meet Again' (Ci incontreremo di nuovo) che la sovrana indirizzò in un messaggio ai sudditi nel pieno del lockdown per la pandemia di Covid, ribadendolo ora in nome della fede nell'aldilà. Prima del suo sermone, la premier britannica Liz Truss aveva letto un brano dal Vangelo di Giovanni sulla promessa fatta da Gesù Cristo ai suoi discepoli di un posto nei cieli.
Commozione profonda al funerale anche tra i banchi della Royal Family: durante la lettura di un brano della scrittura affidata alla baronessa Patricia Scotland, alta diplomatica britannica e segretaria generale del Commonwealth, si è visto il principe Edoardo, quartogenito della sovrana, asciugarsi vistosamente qualche lacrima dagli occhi con un fazzoletto bianco. Edoardo siedeva nella primissima fila, al lato del catafalco su cui è appoggiata la bara di sua madre, accanto a re Carlo con la consorte Camilla, alla principessa Anna, secondogenita reale con il consorte Tim Laurence, e alla propria consorte Sophie.