Covid, Speranza: misure rigorose per evitare lockdown generale. Vaccino gratis per tutti gli italiani
Covid, Speranza: misure rigorose per evitare lockdown generale. Vaccino gratis per tutti gli italiani
L'aula del Senato ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza sulle prossime misure anti Covid e il piano vaccini. Il documento, firmato dai capigruppo di Pd, M5s, Iv e gruppo Misto presenti nella commissione Sanità, in realtà si limita a una presa d'atto delle comunicazioni di Speranza, senza chiedere alcun impegno al governo

02/12/2020 14:39

"L'insieme delle misure che abbiamo adottato inizia a dare i primi incoraggianti risultati, l'indice Rt è passato da 1,7 a 1,08 in 4 settimane, sono fiducioso che possa scendere a breve sotto l'1. La situazione è ancora molto seria e nessuna sottovalutazione può esssere ammissibile". Così il ministro della Salute Roberto Speranza illustrando al Senato il piano vaccini. "Le misure che abbiamo messso in campo stanno funzionando - ha aggiunto - l'obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato". Di qui la necessità, secondo il ministro, di misure rigorose anche per le prossime festività natalizie. "Con il prossimo Dpcm dobbiamo continuare con misure chiare e rigorose, anche per non vanificare il lavoro fatto nelle ultime settimane", ha detto il ministro della Salute, per poi spiegare che il Governo ha intenzione di "riconfermare il modello della classificazione delle regioni per scenario e indice di rischio, ovvero quello delle regioni gialle, arancioni e rosse. Il sistema ha dato risultati che noi riteniamo soddisfacenti. Ci stiamo confrontando sui parametri, ma l'impianto di fondo è corretto e sta funzionando. Oggi le regioni tendono verso il giallo, ma se il quadro dovesse peggiorare abbiamo un quadro pronto per misure più restrittive". Quindi "le prossime festivitá vanno affrontate con estrema serietá, se non vogliamo nuove pesanti chiusure tra gennaio e febbraio". Speranza ha spiegato che "a settembre, dopo il lockdown, eravamo a 1.600 casi al giorno, adesso siamo ancora a 19.350 nuovi contagi, il picco piú alto delle ultime settimane era stato sopra i 40mila casi". "Senza consistenti limitazioni dei movimenti e un rigoroso rispetto delle regole di sicurezza la convivenza col virus è destinata al fallimento", ha proseguito Speranza sottolineando come "in societá
fortemente sviluppate come la nostra, la convivenza col virus è difficilmente realizzabile. Ecco perchè servono misure chiare e rigorose". Dunque, per le festività "le limitazioni previste dovranno essere rafforzate: saranno disincentivati gli spostamenti internazionali, limitati quelli tra le regioni e nei giorni di festa anche gli spostamenti tra i comuni", ha spiegato Speranza, sottolineando che sarà necessario "evitare potenziali assembramenti nei luoghi di interesse turistico, come i comprensori sciistici".

Il ministro Speranza nella seconda parte del suo intervento ha poi illustrato il piano vaccinale. L'Italia ha opzionato 202 milioni e 573mila dosi di vaccino, così da vaccinare tutta la popolazione. Le prime dosi dovrebbero essere disponibili da gennaio. E' probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione. Il vaccino prevede un acquisto generalizzato, mentre sará gratuito per tutti e non obbligatorio. La campagna di vaccinazione, prevista per la primavera, sará imponente e avrá bisogno del sostegno di tutte le istituzioni perché l'obiettivo del governo è quello di raggiungere l'immunitá di gregge. Sono questi i punti essenziali del piano vaccinazione anti-covid illustrati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l'informativa in Senato. Sul piano per i vaccini "penso che sia fondamentale il pieno coinvolgimento del Parlamento su una sfida così strategica per il futuro del Paese", ha proseguito Speranza mettendo in evidenza che "dentro la tempesta che ancora stiamo vivendo finalmente vediamo un approdo, abbiamo una rotta chiara verso il porto sicuro, perchè appare probabile che a partire da gennaio avremo i primi vaccini e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre piú alto di italiani". Il vaccino sarà acquistato in modo "centralizzato e sarà distribuito gratuitamente a tutti gli italiani", ha continuato il ministro chiarendo che "non è intenzione del governo disporre l'obbligatorietá", almeno all'inizio, "poi vedremo". La campagna di vaccinazione sará "imponente": per la "piena riuscita" deve rappresentare un "obiettivo fondamentale di tutto il Paese, non ci può essere su questo tema alcuna divisione tra noi, non possiamo permettercelo". Speranza ha poi voluto sgomberare il campo dai dubbi che i tempi rapidi con cui si è arrivati al vaccino possano renderlo poco sicuro. "La corsa contro il tempo che la comunitá scientifica sta compiendo cammina di pari passo con la massima sicurezza e il pieno rispetto di tutti i protocolli di garanzia e di controllo", ha assicurato il ministro. "Disporre di vaccini efficaci e sicuri -ha messo in evidenza- è una prioritá che non può essere subordinata o condizionata da qualsiasi altro interesse. La produzione e distribuzione del vaccino non può essere regolata solo dalle leggi del mercato". Al momento nessun vaccino ha avuto l'autorizzazione delle Autoritá competenti. "L'Ema potrebbe esprimersi il 29 dicembre sul vaccino Covid Pfizer-Biontech e il 12 gennaio sul vaccino Moderna", ha affermato Speranza. Nel primo trimestre dell'anno prossimo, da contratto, queste due aziende "dovrebbero fornirci rispettivamente 8.749.000 dosi Pfizer e 1.346.000 dosi Moderna". I primi a ricevere i vaccini saranno gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani. La distribuzione avverrá con il coinvolgimento delle forze armate e migliaia di iscritti alle scuole di specializzazione. Nella fase iniziale, ha precisato il ministro, ci saranno vaccinazioni centralizzate presso gli ospedali o con unitá mobili: "si stima un fabbisogno di circa 20mila persone per attuare la campagna. Ricorreremo a professionalitá esistenti nel Paese anche con la pubblicazione di un invito a partecipare alla campagna di vaccinazione e alla stipula di accordi con il ministero della Ricerca per contatti con le scuole di specializzazione medica". "Nella definizione dei piani di fattibilità e delle forniture di tutte le attrezzature, strumenti e materiali necessari, sono stati considerati diversi aspetti, tra cui la catena del freddo estrema per la conservazione di alcuni vaccini o la catena del freddo standard, il confezionamento dei vaccini multidose e la necessità di diluizione". "Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard, compresa tra i due e gli otto gradi - ha aggiunto Speranza- si adotterà un modello di distribuzione hub and spoke, con un sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali di secondo livello". Invece "i vaccini che necessitano di catena del freddo estrema, questi verranno consegnati direttamente dall'azienda produttrice presso 300 punti vaccinali, che sono già stati condivisi con le Regioni e le Province autonome". E "la distribuzione dei vaccini, in particolare di quelli relativi alla catena del freddo standard, avverrà con il coinvolgimento delle forze armate, che in accordo con il Commissario straordinario stanno già pianificando vettori, modalità e logistica". "Con l'aumentare della disponibilità dei vaccini, a livello territoriale potranno essere realizzate campagne su larga scala, walk-in per la popolazione, presso centri vaccinali organizzati ad hoc e, in fase avanzata, accanto all'utilizzo delle unità mobili, il modello organizzativo vedrà via via una maggiore articolazione sul territorio, seguendo sempre di più la normale filiera tradizionale, incluso il coinvolgimento degli ambulatori vaccinali territoriali, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, della sanità militare e dei medici competenti delle aziende", ha spiegato Speranza.

L'aula del Senato ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza sulle prossime misure anti Covid e il piano vaccini. Il documento, firmato dai capigruppo di Pd, M5s, Iv e gruppo Misto presenti nella commissione Sanità, in realtà si limita a una presa d'atto delle comunicazioni di Speranza, senza chiedere alcun impegno al governo (ufficialmente per un ritardo di presentazione di una seconda risoluzione, più corposa).