Covid, commercialisti: nel primo semestre in fumo 280 miliardi di fatturato per spa e srl
Covid, commercialisti: nel primo semestre in fumo 280 miliardi di fatturato per spa e srl
Il crollo è del 19,7%, il Nordest con -21,3%) è l'area con la crisi più intensa. I dati dell'Osservatorio sui bilanci delle Srl 2018 e stime 2020 del Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti che ha misurato l'impatto dell'emergenza Covid-19 ed il relativo lockdown sul fatturato delle società di capitali nei primi sei mesi dell'anno.

09/07/2020 11:37

Fatturato in caduta libera (-19,7%) per le aziende italiane (spa e srl) nel primo semestre dell'anno con una perdita di oltre 280 miliardi di euro. Il dato emerge dall'Osservatorio sui bilanci delle Srl 2018 e stime 2020 del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti che ha misurato l'impatto dell'emergenza Covid-19 ed il relativo lockdown sul fatturato delle società di capitali nei primi sei mesi dell'anno. Nell`analisi sono considerate circa 830 mila società che fatturano complessivamente circa 2.700 miliardi di euro, l`89% di tutte le imprese e l`85% circa di tutti gli operatori economici. L`Osservatorio sui bilanci dei commercialisti elabora i dati presenti nella banca dati Aida di Bureau van Dijk. Tra le province ad accusare maggiormente gli effetti della pandemia, Potenza (-29,1%), Arezzo (-27,2%), Fermo (-26,3%), Chieti (-25,8%) e Prato (-25,3%) con performance peggiori del dato nazionale, mentre resistono meglio Siracusa (-13,7%), Cagliari (-13,8%), Roma (-16,1%), Genova (-16,5%) e Trieste (16,7%).

A livello di macroarea la maggior sofferenza si avverte nel Nord-Est (-21,3%), mentre le isole (-17,6%) fanno registrare la minor perdita in termini di variazione percentuale. Nel dettaglio emerge come nel solo mese di aprile, unico mese ad essere sottoposto interamente agli effetti della fase 1 del
lockdown, la perdita di fatturato calcolata sulla base delle simulazioni descritte è pari a 93 miliardi di euro (-39,1%). Le differenze territoriali riflettono la diversa struttura produttiva territoriale, soprattutto la differente composizione del peso del fatturato proveniente dalle attività industriali e del commercio che esprimono il peso maggiore in termini di fatturato delle società di capitali italiane e che risultano essere anche le attività più interessate dal lockdown. In particolare, il fatturato delle società di capitali dell`industria e di quelle del commercio, complessivamente prese, pesa per il 69% sul fatturato totale. Inoltre, nel corso della fase 1 del lockdown, il fatturato delle società appartenenti ai settori chiusi per decreto è stato pari a 41,2% per l`industria e 43,9% per il commercio, con molti sottosettori con valori anche pari al 100% (ad esempio l`intero comparto automobilistico).

"Quella che emerge dalle nostre simulazioni sulla perdita di fatturato delle società di capitali italiane nel primo semestre dell`anno - commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani - è una cifra impressionante che non può non destare enorme preoccupazione per il destino delle imprese italiane".